La Roma acciuffa l’Udinese in pieno recupero alla Dacia Arena. Decisivo il calcio di rigore realizzato da Lorenzo Pellegrini, ma i bianconeri non ci stanno.
Non si risparmia Pierpaolo Marino, responsabile dell’area tecnica dell’Udinese. Il dirigente ha espresso grande rabbia e frustrazione, oggetto di discussione il calcio di rigore concesso ai giallorossi in pieno recupero. Ecco le parole registrate a fine gara dai microfoni Dazn, l’attacco è diretto contro la scelta dell’arbitro Di Bello.
Rabbia e frustrazione nelle parole di Pasquale Marino, dirigente dell’Udinese. I friulani hanno condotto gran parte della gara contro la Roma, giallorossi salvati ad un passo dal gong da Lorenzo Pellegrini. Il capitano giallorosso ha condotto una gara piuttosto anonima, in linea con la prestazione opaca dei ragazzi guidati da Josè Mourinho. Il numero sette è stato però glaciale dagli undici metri, niente da fare per Silvestri e sconfitta evitata per i giallorossi. Ma il calcio di rigore, giudicato legittimo da Luca Marelli in casa Dazn, non è andato giù ai padroni di casa. Non ha mancato di sottolinearlo Pasquale Marino dopo il triplice fischio.
Udinese-Roma, furia bianconera | Marino all’attacco
Il dirigente dei bianconeri attacca direttamente sull’episodio che ha portato al pareggio della Roma, le parole rilasciate ai micorofoni Dazn: “Ho visto poco dalla panchina, sono andato a vedere le immagini. Voi vedete un fallo di mano? Io non lo vedo chiaramente. Se fate un fermo immagine vediamo il fallo di mano.” Marino poi non risparmia proprio l’ex arbitro, Luca Marelli: Al di là di tutto è opinionista, non un arbitro o un Var. Va tenuto in conto come opinionista, non è più l’arbitro di una volta. Dice ogni settimana la sua opinione, che spesso è in contrasto con quello che vediamo in campo. Anche a Milano si è espresso su un fantomatico fallo di mano di Udogie. Oggi si esprime su un fallo di mano che nessuno ha visto, ho analizzato tutte le immagini possibili, anche le nostre riprese, e non riesco a vedere un fallo di mano che determini una decisione così determinata da parte dell’arbitro.”
Poi rincara la dose: “Moralmente ci sentiamo vincitori, abbiamo fatto una grande partita, i numeri lo dicono e nessuno può dire il contrario. Rispetto Marelli come opinionista, ma non lo ritengo un organo tecnico dell’Aia. È una sua opinione e spesso le sue opinioni sono contrastanti con quello che vediamo”. Riguardo la conferma arrivata dal Var: “Se il Var non vede niente cosa può fare? Se non c’è un’immagine che chiaramente revochi la decisione…Con Di Bello venivamo da 9 sconfitte consecutive, nemmeno con un allenatore può fare peggio. Evidentemente siamo sfortunati”