Ecco la data che può cambiare tutto in casa Roma. La proprietà Friedkin preme sull’acceleratore, ecco cosa succederà tra pochi giorni.
La Roma è attesa dalla trasferta ligure sul campo dello Spezia, giallorossi che vogliono interrompere un digiuno di vittorie lungo quattro partite. In attesa di ritrovare il terreno da gioco c’è un nuovo scenario riguardo le mosse future della famiglia Friedkin. La proprietà statunitense della Roma non ha intenzione di fermarsi, ecco la data che può cambiare tutto.
Giallorossi attesi dalla delicata trasferta allo stadio “Alberto Picco” dello Spezia. Gara dove non siederà in panchina Josè Mourinho, raggiunto da due giornate di squalifica nell’ultima gara interna. Malgrado le difficoltà sarà fondamentale ritrovare la vittoria nella trasferta ligure, i tre punti latitano da oltre un mese dalle parti di Trigoria. La piazza giallorossa fa quadrato intorno al proprio tecnico, mai messo in discussione dai tifosi che continuano a seguire i giallorossi con la passione che li contraddistingue da sempre, non solo in Italia. E la proprietà Friedkin potrebbe riservare una sorpresa tanto attesa quanto gradita a tutti i supporters della Roma, gli statunitensi non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Arriva anche la data che potrebbe cambiare tutto, ecco i dettagli.
Roma, i Friedkin accelerano | La data che cambia tutto
Parliamo di una questione che sta a cuore da anni a tantissimi tifosi giallorossi, quella che riguarda il nuovo stadio della Roma. Più che un iter burocratico un vero e proprio calvario fin qui, tantissime le occasioni cestinate da diverse proprietà giallorosse e svariati attori dell’amministrazione urbana della Capitale. Ora si può sognare una nuova svolta, i Friedkin hanno deciso di accelerare senza ripensamenti. Secondo quanto riportato nelle scorse ore dal quotidiano Leggo la svolta potrebbe essere ad un passo, c’è la data. Il 18 marzo la Roma si siederà ufficialmente al tavolo col primo cittadino Gualtieri per avviare il progetto stadio. La supervisione sarà a cura della banca JP Morgan e, a differenza dell’ultimo progetto, i Friedkin sceglieranno esclusivamente partner italiani per la realizzazione. Ancora nessuna novità sulla zona interessata dall’opera, in tal senso la famiglia statunitense è intenzionata ad ascoltare eventuali proposte dall’amministrazione capitolina.