Roma, complice anche il momento non proprio idilliaco, si è tornati nuovamente a parlare di José Mourinho. Queste le dichiarazioni relative allo Special One.
Sono ormai passati più di nove mesi dallo scorso quattro maggio quando, in un pomeriggio primaverile qualsiasi e in una fase ormai morta della stagione, le cui speranze erano state ammazzate dai sei gol di Manchester, la società annunciava il tecnico portoghese come successore al connazionale Fonseca.
In quegli attimi iniziò a regnare stupore, entusiasmo e incredulità, sentimenti che permisero di affrontare le ultime settimane di una stagione disastrosa con un atteggiamento molto più felice e di slancio da parte della piazza tutta, in attesa dell’approdo di quel José che tutti si aspettavano poter cambiare una squadra da troppo tempo in difficoltà e necessitante di un condottiero come quello di Setubal.
La realtà dei fatti ha però in questi mesi raccontato tutt’altro. I confronti con la passata stagione parlano chiaro e lo stesso Mou sembra essere consapevole che quanto fatto fin qui non possa essere considerato sufficiente. Non con lui in panchina e in seguito a un mercato che, almeno per quanto riguarda gli esborsi, non è stato affatto mediocre.
Succede però poi che la sentenza passa sempre al campo, al cui giudizio nessuno può fuggire e che attualmente condanna la Roma ad essere relegata in ottava posizione, frutto di prestazioni troppe volte timide, discontinue e causa principale dei tanti punti perduti durante il percorso.
Roma, il parere di Amadeus sulle difficoltà di Mourinho
Lecito, quindi, farsi delle domande e cercare di capire con che percentuali distribuire le colpe, consapevoli che si vince e si perde tutti insieme. Nonostante tutto, come gridato dalla tifoseria ad una città tutta, Mourinho continua ad avere totale fiducia da parte di una cospicua fetta della tifoseria, schieratasi quasi all’unisono dalla sua parte.
Non sono però mancate critiche esogene nei suoi confronti negli ultimi mesi, di cui vi abbiamo sovente raccontato. Qui presentiamo invece la posizione del noto conduttore televisivo Amadeus, reduce dall’esperienza a Sanremo in qualità di direttore artistico per il terzo anno di fila. Il Sebastiani, questo il suo cognome, è da sempre un grande tifoso dell’Inter e profondo estimatore dell’attuale mister giallorosso, per motivi che non hanno bisogno di essere esplicitati.
Basti pensare al nome del suo primogenito, José, chiaro omaggio a quello Special One che, dopo l’ultima parentesi londinese, non ha impattato fin qui nel migliore dei modi in questa sua seconda esperienza in Serie A. Di seguito le parole di Amdeus proprio sul momento di difficoltà vissuto dal suo idolo all’ombra del Colosseo, da lui attenzionato con ponderatezza e lucidità ai microfoni di Calciomercato.it.
“Resta un grande allenatore. Tutti i tecnici sono un po’ come i piloti di Formula Uno, rappresentano un valore aggiunto in grado di rendere una macchina performante ancora più veloce ma se la macchina è rotta non ci puoi fare nulla. La Roma ha molti giocatori interessanti ma ci sono comunque delle lacune. Credo che abbia bisogno di una campagna acquisti a lui congeniale, altrimenti non può fare miracoli. Sono un suo estimatore e mi dispiace vederlo in difficoltà. Resta un grande allenatore e un grandioso comunicatore”.