Il Capitano della Roma Lorenzo Pellegrini non nasconde sogni ed ambizioni per sé e per il club giallorosso. E suona la carica.
Dopo un inizio di stagione ad altissimi livelli, Lorenzo Pellegrini è stato frenato da una serie di infortuni. I problemi fisici del Capitano giallorosso sono cominciati prima della sosta natalizia e il numero 7 è tornato stabilmente a disposizione di Mourinho soltanto nelle ultime settimane. Inevitabile che, dopo uno stop così lungo, serva del tempo per raggiungere nuovamente il migliore stato di forma.
Ciò nonostante, Lorenzo resta un punto fermo fondamentale nei piani del tecnico. Anche se non al top, Pellegrini è per qualità, carattere e attaccamento la vera colonna della Roma di Mourinho. Nell’anno della sua consacrazione, con il rinnovo di contratto firmato nei mesi scorsi e l’investitura a leader della squadra da parte dell’allenatore portoghese, Pellegrini vuole inseguire obiettivi importanti.
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Ambizioni e grinta, dedizione e spirito di sacrificio. Questi gli elementi che emergono dalla lunga intervista che il Capitano giallorosso ha rilasciato a SportWeek insieme alla moglie Veronica. Una chiacchierata in cui Pellegrini affronta molti temi: dalla Roma alla Nazionale, passando per la vita privata. Quando gli viengono ricordati l’infortunio che gli ha impedito di partecipare agli Europei e le difficoltà che attraversa la Roma, Lorenzo spiega di non credere nel concetto di sfortuna. Piuttosto, il numero 7 crede nelle energie, capaci di cambiare la realtà nei momenti di difficoltà: “Perciò iniziamo così: io credo che le cose andranno sempre meglio“.
L’attaccamento di Pellegrini ai colori giallorossi emerge quando il numero 7 parla della sua responsabilità di Capitano. In particolare, Pellegrini sottolinea il compito di far capire ai nuovi arrivi che la maglia che indossano non è una maglia qualunque e che Roma non è un posto qualunque. Poi, un passaggio sul rapporto con gli arbitri: “Bisogna fare un passo indietro, perché nessuno ce l’ha con noi. Anche io mi sono lasciato troppo andare negli atteggiamenti. Certo, spero che episodi come quello con il Milan non si ripetano, perché ci aspettiamo che tutto col Var sia perfetto, ma occorre cominciare ad avere un atteggiamento migliore con loro“. Il Capitano spende poi parole importanti per José Mourinho, dichiarando di identificarsi totalmente in quello che l’allenatore dice. Mou, insiste Lorenzo, è arrivato a Roma per costruire una mentalità vincente. Ora, con l’impegno quotidiano da parte di tutti, devono arrivare i fatti. Infine, uno sguardo al futuro pieno di ottimismo: “Andremo sia in Qatar che in Champions. Io ci credo“.
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