Calciomercato Roma, nella mediocrità di una stagione fin qui deludente quanto inattesa, intriga la questione legata al centrocampista. La sua posizione pare poter divenire emblema di un cammino ricco di colpi di scena.
Se è vero, infatti, che nessuno ( o quasi) credeva allo scudetto a inizio stagione, è altresì corretto evidenziare come le belle soddisfazioni regalate nella prima parte di stagione con il 4-2-3-1 avevano lasciato intendere come ci fossero i giusti presupposti per poter quantomeno combattere fino alla fine per un piazzamento tra le prime quattro.
La non (ri)esplosione di Zaniolo, unitamente a delusioni e battute di arresto infittitesi sempre più dopo la caduta scaligera e lo scacco contro la Lazio di Sarri hanno acuitole delusioni di una piazza attualmente alle prese con una disillusione legata alle aspettative, forse troppo alte, create dall’altisonante annuncio dello scorso quattro maggio.
Continuiamo a battere su un punto, però. La Roma ha fin qui perso troppe volte e il quarto posto continua a figurare come un piazzamento difficile ma ciò non deve portare a credere che, al netto delle tante difficoltà, sia giunto il tempo di alzare bandiera bianca. Restano 13 partite da onorare e da vivere anche come singoli banchi di prova per poi orientare nel migliore dei modi l‘impostazione del prossimo mercato. Le delusioni, oltre che ad essere arrivate dallo Special One, sono sicuramente imputabili anche ai singoli giocatori.
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Si pensi, ad esempio, all‘involuzione di Vereout o alla recente parabola in discesa di Ibanez, tra i migliori invece nella prima parte di stagione. Ognuno è adesso sotto osservazione, con la consapevolezza che, nonostante tutto, questa rosa continua ad avere una colonna portante intorno alla quale costruire le speranze e la squadra del futuro.
Da capire se fusto di quest’ultima possa essere Henrix Mkhitaryan, tra le pochissime note positive della Roma “ammirata” in questi ultimi mesi. Dopo la flessione autunnale, il 77, pur non incidendo moltissimo a livello offensivo, è salito in cattedra, palesando una centralità tattica a dir poco importante. Il paradosso sta però proprio nella situazione contrattuale dell’armeno.
Se in questi giorni si è parlato dei rinnovi di Mancini e Cristante, la questione dell’ex Arsenal non è stata mai nemmeno citata. Lo scorso anno si optò per un prolungamento contrattuale di un anno, arrivato al fotofinish grazie ai buoni rapporti tra la Roma e Mino Raiola. Non è scontato che questi possano essere nuovamente risolutivi ma è giusto evidenziare che la situazione di Henrix ha iniziato a far gola a plurimi club, soprattutto in Russia. A riportarlo è “La Gazzetta dello Sport“.
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