Alla vigilia della sfida di Campionato contro il Sassuolo, José Mourinho affronta i principali temi di casa Roma in conferenza stampa.
Giornata di vigilia per la Roma. I giallorossi nel pomeriggio di domani, con calcio d’inizio fissato alle ore 18, saranno in campo a Reggio Emilia per affrontare il Sassuolo. La formazione emiliana è reduce, così come quella giallorossa, dall’eliminazione in Coppa Italia. La squadra di Dionisi, beffata da un gol di Vlahovic nel finale della sfida contro la Juventus, è quindi a caccia di riscatto. Dal canto suo la Roma vuole tornare al successo.
Una gara che in casa gialorossa arriva al termine di una settimana movimentata. Le polemiche per le indiscrezioni sulle turbolenze interne allo spogliatoio hanno scosso l’ambiente. Inutile aggiungere che in una situazione come questa non ci sarebbe migliore risposta che una vittoria. Conquistare tre punti per rilanciarsi in classifica e per archiviare voci e indiscrezioni circolate negli ultimi giorni.
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Roma, Mourinho in conferenza stampa |
José Mourinho si presenta in conferenza stampa di fronte ai giornalisti che lo attendono alle 15:30. La prima domanda rivolta al tecnico giallorosso riguarda la delusione per l’eliminazione dalla Coppa Italia. Il modo in cui è arrivata la sconfitta crea particolari problemi? “Quale modo? Non capisco. La verità è che per 12 minuti abbiamo fatto una partita orribile e che dopo abbiamo meritato molto di più. Dopo il minuto 12 abbiamo giocato molto bene. La frustrazione viene proprio dal fatto che possiamo giocare contro i Campioni d’Italia faccia a faccia, perché lo abbiamo fatto. E avremmo meritato molto di più di quello che abbiamo preso. La frustrazione più grande è che per 12 minuti abbiamo fatto veramente male. Abbiamo preso un gol, potevamo prenderne due o tre. Ma dopo il minuto 12 e fino al 2-0 siamo stati noi la squadra che ha creato occasioni. Avremmo potuto fare 3 gol a San Siro contro l’Inter. Il sentimento negativo quindi riguarda i primi 12 minuti. Ma c’è anche un sentimento positivo per la buona parita che abbiamo fatto. Domani è un’altra storia. Domani giochiamo in Campionato“.
A fine gara c’è stato uno sfogo molto duro. Era successo solo a Bodo e dopo erano arrivate delle conseguenze, con giocatori esclusi. Sarà così anche stavolta? “Per me quello che succede nello spogliatoio rimane nello spogliatoio. Per questa ragione non vengo a dirti cosa è successo, cosa ho detto o cosa non ho detto. Certo, non posso dirti che non è stato vero che a fine partita ho parlato con i ragazzi. Ma non dico di più. Qualcuno si è offeso? Questa è una grande bugia. Perché nessuno si è offeso. Se ti riferisci a chi gioca in Serie C, che si è offeso per quello che ho detto, hanno ragione. Sono d’accordo con il calciatore di Serie C (Perticone, ndr), ha detto la verità. Per giocare ovunque bisogna avere un determinato tipo di personalità. Alcuni dei miei giocatori mi hanno detto che lui è scarsissimo, ma io ho detto loro che non mi interessa se sia scarso o no, quello che ha detto è la verità. Se si è offeso ha ragione e mi scuso. Credevo ti riferissi ad alcune storie che sono uscite sul nervosismo nello spogliatoio. Questa è una bugia. I giocatori mi hanno detto che a loro piace moltissimo il modo in cui lavoriamo. Mi hanno detto che in carriera hanno avuto allenatori che parlavano con loro diversamente. Con me non ci sono segreti, do a loro anche la possibilità di un dialogo. Non è mai un mio monologo. Loro mi hanno detto che non vogliono che io cambi. Non lo farei, ma non me lo hanno chiesto. Quello che tu definisci sfogo, quello è allenare. Allenare è analizzare cosa è stato fatto male. Per forza devo analizzare il primo gol preso: devo dire a Ibanez che ha sbagliato il lancio e a Karsdorp che non deve farsi anticipare da Perisic. Devo dire a Mancini che non deve rimanere a metà strada, e a Smalling che in quei frangenti deve attaccare l’avversario. Io devo allenare e loro mi hanno detto che va bene così. La storia che esce sui problemi tra me e i giocatori. Devo dirlo chiaro: è una bugia totale. Abbiamo perso una partita, fine. Non ci saranno esclusioni, tutti convocati“.
Come stanno Abraham e Pellegrini? “Pellegrini sta bene, deve trovare un po’ di ritmo. Abraham anche sta bene”
Ha letto le dichiarazioni di Dzeko? “Non voglio sapere cosa ha detto Dzeko e non voglio rispondere. Se ha detto bugie? Non lo so”.
Dopo 34 partite ufficiali mi sembra che sia ancora alla ricerca della Roma migliore. Adesso vedremo un modulo finale? “Se domani dobbiamo giocare con un modulo completamente diverso per varie problematiche lo faremo senza problemi”.
Al di là di San Siro, lei è contento di quello che sta facendo? Si aspettava di più? “Non capisco cosa mi stai domandando. Mi sarebbe piaciuto arrivare a San Siro a vincere 2-1 dopo 45 minuti. Con i due gol che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto. Mi sarebbe piaciuto non stare sotto 2-0 perché non lo meritavamo. Quindi no, di questo non sono contento“.
La Roma ha accusato alcuni black out in stagione. Come si eliminano? “Analizzando le partite, passando qui a Trigoria 24 ore, lavorando tanto. Cercando di fare tutto il possibile per migliorare i giocatori. Lavorare tanto in campo e quando non si può analizzare le partite giocate. Bisogna lavorare, è l’unico modo“.
Dionisi ha detto che tra Roma e Sassuolo c’è una differenza tecnica. “Non sono d’accordo. La mia squadra non può costruire dal basso con Ferrari e Lopez . Hanno una qualità tecnica molto superiore“.
Come si tiene alta la tensione fino alla fine? “Ogni partita vale 3 punti. E alla fine della stagione i punti fanno la differenza. Quindi io voglio fare più punti possibile. Quando si arriverà alle partite di eliminazione diretta in Conference League se inizi male la partita, o hai un black out che ti fa prendere 2 gol, sei fuori. Bisogna sempre migliorare, superare i problemi che si possono avere. Penso anche quello che è successo a Sofia: se quella fosse una partita eliminazione diretta sarebbe stato grave prendere quei 2 gol. Perché un conto è vincere 3-0 un conto vincere 3-2-. C’è da migliorare. Non sono contento e mi aspetto di più. E quando saremo in Conference, che è più impegnativa di quanto si pensi, visto che si trovano squadre di grande qualità, squadre buone che secondo me hanno una differenza minima da quelle che giocanp in Europa League, dovremo migliorare. Perché basta sbagliare una partita per rischiare l’eliminazione“.
Domani con Abraham giocherà Felix? Quali meccanismo ha predisposto per superare la difesa del Sassuolo? “Non dico chi gioca, né con quale modulo giochiamo. Mi dispiace ma non voglio rispondere. Ovviamente non ci sarà Zaniolo. Possiamo giocare con 3 attaccanti, con Tammy a fare il 9 e due giocatori sulle fasce. Abbiamo studiato bene il Sassuolo ma è difficile giocare contro di loro. E’ una squadra di qualità, capace di costruire dal basso. Dionisi è un grande allenatore e chi c’era prima ha allenato i giocatori a questo stile di gioco“.
Soddisfatto degli ultimi allenamenti? “Come squadra ci siamo allenati solo oggi. Chi ha giocato martedì ha recuperato, gli altri hanno fatto una partitella contro la Primavera per trovare condizione. Solo oggi abbiamo fatto lavoro tattico. Però abbiamo lavorato su quello che vogliamo fare, ripeto, contro una squadra che gioca benissimo“.