Si racconta Tammy Abraham e lo fa a cuore aperto. Ecco l’intervista al numero 9 della Roma che ha raccontato anche un bizzarro retroscena.
Tammy Abraham si racconta in un’intervista al canale Youtube Pro:Direct Soccer. Il numero 9 giallorosso ha ripercorso le tappe della sua stagione fin qui, dalle difficoltà iniziali d’ambientamento alla svolta che lo ha cambiato. Ecco le parole della punta inglese, sempre più convincente il suo rendimento in maglia giallorossa.
Tammy Abraham si racconta sul canale Youtube Pro:Direct Soccer. L’attaccante inglese è una delle note più liete della stagione fin qui, il suo impatto – seppur con difficoltà iniziali- è stato assolutamente positivo ed i numeri lo certificano. Sono già 17 le marcature stagionali per l’attaccante prelevato dal Chelsea, seppure le ultime due uscite siano state avare di gol. In attesa di capire in quali condizioni arriverà a Sassuolo, dopo lo stop accusato nel finale di gara a San Siro, l’attaccante svela un retroscena sullo spogliatoio della Roma. I rapporti con i compagni di squadra sono idilliaci, ma su un fronte se ne salva solo uno.
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Roma, Abraham confessa: “Bel rapporto coi compagni, ma uno li batte tutti”
Si parte dall’ambientamento inziale a Roma: Ad abituarsi ci si mette un po’, ma dopo trovi casa, ti sistemi e inizi ad esplorare, a conoscere i ristoranti… Ora sto bene a Roma, a volte casa ti manca ma sono qui per fare il mio lavoro. Sono arrivato al Chelsea quando avevo 6 anni. Tutto è cominciato mentre giocavo a pallone con mio fratello. Sono cresciuto con giocatori come Mount e James ed insieme abbiamo vinto la Champions League, è stato semplicemente incredibile.” Sui contatti mantenuti con gli ex compagni in casa Chelsea: “Parlo sempre con Reece , siamo cresciuti insieme e ora segna e diverte. E’ un giocatore incredibile. E’ tra i migliori. Sono ancora in una chat di gruppo con gli altri ragazzi, in cui parliamo spesso e commentiamo cosa succede. ” Infine un buffo retroscena sullo spogliatoio della Roma: “Con i miei compagni ho un bel rapporto, ma hanno pessimi gusti musicali, tranne Pellegrini. Se non c’è lui a sceglierla è dura. Anche i brasiliani ascoltano buona musica”