Roma, Zaniolo “demolito” | Frecciate al veleno di Cassano ed Adani

Roma, le parole di Cassano e Adani alla Bobo Tv su Nicolò Zaniolo: la frecciata non passa sicuramente inosservata. Ecco quanto dichiarato.

Non passa giorno senza che Nicolò Zaniolo non catalizzi su di sé l’attenzione mediatica. Soprattutto nelle ultime settimane, l’esterno giallorosso, impiegato all’occorrenza anche da seconda punta al fianco di Abraham, si sta prendendo le luci delle ribalte.

Roma Zaniolo Adani
Nicolò Zaniolo ©LaPresse

Il goal annullato contro il Genoa ha rappresentato l’apogeo, con le polemiche e i ferventi dibattiti che si sono susseguiti senza soluzione di continuità. Inoltre, le voci di mercato continuano ad essere alimentate. Quale sarà il futuro di Zaniolo? Resterà nella Capitale? Intanto, c’è chi ne ridimensiona anche lo “statuto” di grande giocatore. Intervenuti nel corso della diretta Twitch sulla Bobo Tv, Cassano ed Adani hanno espresso il proprio punto di vista, non lesinando critiche al gioiello di Mou.

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Roma, tutti contro Zaniolo: Adani e Cassani lo distruggono

Roma Zaniolo
Nicolò Zaniolo ©LaPresse

Zaniolo è un giocatore normale e sono convinto che non è un grande giocatore. Quando deve fare la giocata o passarla abbassa la testa e fa il carro-armato. È esaltato per la sua prestanza fisica. Non ha l’idea di passaggio” ha affermato Cassano. Sulla stessa linea d’onda Adani: “Non è facile per uno della sua mole fare quelle progressioni. Ciò ti rende un grande solista, ma inconcludente. Non è un 10 di rifinitura e di passaggio.”

Cassano ha poi rincarato la dose: “Per me non è forte, anche se lo alleni. È un solista ma non è un grandissimo. Deve lavorare sul suo fisico per buttarsi bene nello spazio senza palla e giocatore da mezz’ala o esterno d’attacco. Se gioca senza palla da mezz’ala può dare di più. Hamsik ad esempio sapeva come inserirsi e come giocare ma non è un giocatore di pensiero come lui. Abbassa solo la testa, fa casino, si scontra ma resta un giocatore che non ha niente di eccezionale. Non mi esalta. Se ho la possibilità di cederlo a 35-40 milioni di euro, lo do via. La Roma non può dipendere da un punto interrogativo.”

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