Domani pomeriggio la Roma torna in campo per la sfida contro il Genoa. Un match speciale anche per Nicolò Zaniolo.
Ci siamo quasi. Domani, dopo una sosta apparsa lunghissima, si torna finalmente in campo. La Roma ha il compito di aprire la ventiquattresima giornata del Campionato di Serie A nel pomeriggio di domani, quando allo Stadio Olimpico sfiderà il Genoa. I liguri arrivano a Roma con un look completamente nuovo: l’esordio del nuovo allenatore Blessin era già avvenuto prima della sosta, ma nel frattempo il calciomercato ha trasformato la rosa rossoblu, con ben 15 nuovi innesti.
Una rivoluzione messa in atto per cercare di rilanciare le ambizioni di salvezza e per abbandonare il più rapidamente possibile le zone basse della classifica. Magari cominciando a far punti già domani all’Olimpico. Un progetto che si scontra con i piani e la voglia di dare continuità ai risultati recenti di José Mourinho. Il tecnico vuole vincere, inanellare la quarta vittoria consecutiva tra Campionato e Coppa Italia e rilanciare le ambizioni europee della Roma.
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Roma-Genoa, l’Olimpico e quell’accoglienza per Zaniolo
Davanti, a guidare l’attacco giallorosso, la coppia d’oro formata da Tammy Abraham e Nicolò Zaniolo. Una partita speciale, quella di domani, per il numero 22. Dopo giorni e giorni di voci, chiacchiere, indiscrezioni seguite alla conferenza stampa di Tiago Pinto, l’Olimpico cercherà di far sentire a Nicolò tutto l’affetto che Roma nutre nei suoi confronti. Oltre 30 mila spettatori sugli spalti, con la capienza riportata al 50%, che cercheranno di stringersi in un abbraccio attorno a uno dei talenti più puri del calcio italiano, ripetutamente accostato alla Juventus negli ultimi giorni.
La Curva Sud vuole regalare a Zaniolo un’accoglienza speciale, far sentire al ragazzo quanto la sua permanenza in giallorosso stia a cuore a tutto l’ambiente. Per Nicolò, poi, sarà in un certo senso una sfida da ex. Il Genoa è stata la sua prima squadra da bambino – dai 9 agli 11 anni – e per lui, che arriva da La Spezia, è quasi un derby. Insomma: per pensare al futuro – un futuro a tinte giallorosse – ci sarà tempo. Intanto c’è il presente da affrontare: con il Genoa da battere e con uno stadio pronto a far sentire a Zaniolo tutto il proprio affetto.