La Roma continua il proprio processo di trasformazione sotto la guida della dirigenza e della proprietà di Dan e Ryan Friedkin.
La prima parte di stagione, per la Roma, è stata ricca di alti e bassi. Un girone d’andata che ha evidenziato come la squadra, nonostante l’autorevole gestione di José Mourinho, abbia ancora ampi margini di miglioramento. Eppure a rendere più complicato l’inizio del portoghese sulla panchina giallorossa ci sono stati, purtroppo in più di un’occasione, episodi arbitrali come minimo dubbi, che in diverse circostanze hanno evidentemente condizionato l’andamento delle partite. Difficile, e probabilmente sterile, fare il calcolo dei “punti che mancano“. Ma ripensando alle due sfide contro il Milan, alla trasferta di Venezia, al gol negato ad Abraham contro la Juventus e alle polemiche del derby, di materiale per rivedere le decisione arbitrali ce n’è in abbondanza.
E d’altra parte il rapporto della squadra, e dello stesso Mourinho, con la classe arbitrale è stato spesso teso. Inoltre, la Roma si è spesso trovata a fare i conti con assenze per squalifica. Segno inequivocabile di come l’agonismo che i giocatori mettono in campo si è spesso tradotto in cartellini gialli che, alla lunga, possono pesare. Insomma, al di là degli errori e delle frizioni, dalla costruzione di un rapporto più sereno e consapevole con la classe arbitrale ci sarebbe solo da guadagnare.
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E probabilmente questa è una delle ragioni che ha spinto la Roma ha proporre un rapporto di collaborazione diretta con Gianpaolo Calvarese, ex arbitro di 45 anni, in attività fino alla fine della scorsa stagione. L’ex fischietto teramano sarà infatti un nuovo “acquisto” in casa Roma, e arriverà con il compito di svolgere “match analysis arbitrale“. Il suo compito sarà quello di rivedere le partite giocate e spiegare gli episodi più discussi, oltre che di presentare a squadra e staff l’arbitro designato per l’incontro successivo. Dalla propensione alle sanzioni ai rigori, dal tipo di arbitraggio al carattere, avere più informazioni su chi dirigerà le partite può essere un elemento importante.
Secondo La Gazzetta dello Sport, Calvarese avrà un rapporto diretto con i giocatori, cui spiegherà nel dettaglio il funzionamento del protocollo. Se necessario confronterà episodi simili avvenuti in diverse sfide, cercando di fare chiarezza sulle decisioni prese dai direttori di gara. Insisterà sulle posture da tenere in area di rigore per evitare di indurre gli arbitri a concedere calci di rigore agli avversari. La collaborazione tra l’ex arbitro e la Roma, fanno sapere dal club, è cominciata da pochi giorni e sia la squadra che l’allenatore hanno affrontato con interesse i primi incontri. E’ bene sottolineare che Calvarese sarà soltanto un consulente del club: non sarà, quindi, l’addetto all’arbitro. Non incontrerà gli ex colleghi per conto della Roma e non è nemmeno detto che sia presente in panchina durante le partite. Più probabile che segua in diretta le immagini per poter fornire un parere immediato ai collaboratori di Mourinho. Un aiuto in più nel team dello Special One.
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