La Serie A si trova, come tutta Italia, a fronteggiare nuovamente l’incubo Covid. Ecco cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane.
L’inizio del girone di ritorno del Campionato di Serie A è stato contraddistinto dal ritorno dell’incubo Covid. Dopo una prima parte di stagione in cui tutto era filato nel verso giusto, con pochi contagi e gli stadi che erano finalmente tornati a riempirsi, la situazione è tornata a peggiorare. La grande diffusione della variante Omicron nel nostro Paese ha portato a una crescita vertiginosa dei contagi. Una situazione che non ha ovviamente risparmiato il mondo del calcio.
E così tra giocatori positivi e una situazione sanitaria sempre più allarmante, il Campionato ha accusato il colpo. Diverse le gare rimandate e ancora sub judice proprio per via della positività di molti atleti. E mentre arriva la notizia della decisione del giudice sportivo di assegnare il 3-0 a tavolino per Salernitana-Udinese (match del diciannovesimo turno), la Serie A ha visto nuovamente ridursi la capienza degli stadi.
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Tra le varie misure varate dal Governo per fronteggiare la diffusione di Omicron c’è anche la decisione di limitare a 5000 spettatori la capienza consentita, almeno per la ventiduesima e la ventitreesima giornata del Campionato di Serie A. Una decisione che dovrà essere aggiornata nei prossimi giorni ma che tutti si augurano possa essere soltanto temporanea. Di questo avviso è anche la Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, che a margine dell’evento “YES – Youth, Education and Sport“, tenutosi presso l’Acquario Romano, ha fatto il punto sulla questione del pubblico negli stadi.
“Se tra un paio di settimane la situazione migliora allora si può ripartire dal 50% negli impianti all’aperto e dal 35% per i palazzetti, con la speranza di arrivare alla capienza totale quando si tornerà alla normalità” ha affermato Vezzali. La sottosegretaria ha anche spiegato che ci saranno presto novità per gli atleti stranieri che transiteranno nel nostro Paese. “Ho incontrato il Ministro Speranza e abbiamo parlato degli atleti stranieri che dovranno venire in Italia a giocare e del documento ‘Return to play’ che permette agli atleti che hanno avuto il Covid di poter tornare con nuovi meccanismi agevolando il loro rientro“.