Milan-Roma, la conferenza stampa di Mourinho: “Ecco perché non allenerei mai la Lazio”

Milan-Roma, queste le parole dello Special One alla vigilia della trasferta lombarda. Plurimi i punti toccati dal portoghese.

Di seguito l’estratto delle sue dichiarazioni a poche ore dalla delicata sfida di San Siro che metterà, dopo poco più di due mesi, nuovamente Zaniolo e colleghi contro la compagine Pioli. L’ultima sfida risale infatti al 31 ottobre, quando la doppietta di Ibrahimovic e il non felicissimo arbitraggio di Maresca indirizzarono la gara sui binari sbagliati per i capitolini.

Milan-Roma
Nicolò Zaniolo ©LaPresse

Molto interessante l’incipit sulla storia delle squadre e l’importanza dei trofei che ha in parte rievocato uno dei primissimi punti toccati da Mou in occasione della sua prima presentazione alla stampa in Italia. “La storia è fatta di trofei: si può fare un grande lavoro senza coppe. Ci sono allenatori che fanno cose bellissime pur senza vincere. Sento di star facendo un gran lavoro qui ma per entrare negli annali è necessario vincere. Siamo solo a sei mesi dal mio arrivo e c’è molta strada da percorrere ancora”.

“Dal 2010 ho avuto altre proposte da alcune italiane ma ho sempre declinato per il mio passato. Non si tratta di assenza di rispetto, opero sempre nel pieno rispetto dell’avversario. Non ho mai avuto problemi con il Milan ad esempio, così come con la Lazio ma, vista la mia attuale presenza a Roma, dico che non potrei mai allenare la Lazio, sempre per questo discorso di rispetto”.

Sulla questione dei No-Vax: “Sono faccende private, su cui non posso mettere bocca. Giocatori che hanno avuto il Covid hanno chiesto il rispetto della privacy ed è giusto rispettarla. Mi auguro solo che il governo prenda una posizione e, al contempo, che tutti i nostri tesserati possano giocare nel pieno rispetto legislativo. Resta una questione che non impatterà negativamente all’interno dello spogliatoio“.

Sul confronto Abraham-Ibrahimovic: “Non mi piace paragonare giocatori, soprattutto elementi giovani ad autentici campioni con una grande storia alle spalle. Non ci sono presupposti per fare paragoni tra Abraham e Ibrahimovic, che ha una storia che parla per sé”.

Milan-Roma, dal mercato alle condizioni di Lorenzo Pellegrini: a tutto Mou

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José Mourinho ©LaPresse

Sul prossimo acquisto della Roma. “Su Maitand-Niles non mi esprimo perché non è ancora un nostro giocatore. Lo conosco bene perché è cresciuto in un ambiente calcistico vicino al mio durante il mio trascorso inglese. Sapete tutti quale sono le nostre possibilità, dobbiamo migliorare la rosa in modo equilibrato, cercando dei colpi intelligenti. Karsdorp, ad esempio, ha quasi sempre giocato e quando non è potuto scendere in campo siamo andati in grande difficoltà. La società sta cercando elementi che possano andare in prestito e militanti in società che si dicano disposte a cedere giocatori per poter crescere qui da noi. All’Arsenal, Maitland è chiuso da molti giocatori, vedremo che succede. Già un primo colpo ci permetterebbe di stare più tranquilli. La speranza è che possano arrivarne altri“.

Su Pellegrini. “Lorenzo ha recuperato bene ed ha avuto quattro giorni in meno di riposo a Natale. Ha fatto di tutto per rientrarre tra Natale e Capodanno. Non credo giocherà 90 minuti ma può partire titolare. Tatticamente, non ci sono problemi sul suo collocamento  anche in questo nuovo modulo. Per me è un problema quando non ho molte alternative da sfruttare”.

Sull’impatto del coronavirus: “Succede spesso che una squadra abbia tanti infortuni e non venga sottolineato il fatto che il risultato è influenzato. Capita a tutti, anche a noi che abbiamo avuto a che fare con le reiterate esclusioni di Smalling, Pellegrini o con Zaniolo che ha ricevuto tante ammonizioni. Eppure, in quei casi, ho sempre sentito rimarcare le difficoltà della squadra nel saper vincere piuttosto che concentrare l’attenzione su chi ci mancasse. Non abbiamo tantissime soluzioni ma ci sono tutti i presupposti per giocare, nel pieno rispetto delle norme UEFA che impongono la presenza di 13 giocatori più un portiere. Ciò che mi rattrista è la posizione dei tifosi che adesso non potranno accorrere massicciamente allo stadio come fatto fino a prima di Natale”.

La chiosa, simpatica, sull’impostazione della gara di domani. “Non posso rispondere su come imposterò la gara. Sarebbe un grande vantaggio per Pioli e non posso darti indicazioni anche perché a volte proviamo a fare delle cose e non sempre ci riesce. Ci imporremo di fare bene e meglio di quanto fatto in passato”.

 

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