Mentre il calciomercato apre ufficialmente i battenti, in casa Roma si lavora in vista del ritorno in campo, giovedì contro il Milan.
Ancora tre giorni e la Roma tornerà a scendere in campo per la prima giornata del girone di ritorno del Campionato di Serie A. I giallorossi, giovedì, saranno di scena a San Siro, dove affronteranno il Milan in un match particolarmente complicato. Mentre il Covid colpisce la Serie A – con la Roma che non fa eccezione – i rossoneri arrivano alla prima sfida del 2022 con recuperi importanti dagli infortuni. José Mourinho però non vuole distrazioni: fare risultato a San Siro sarebbe fondamentale.
Anche perché l’allenatore portoghese rimane convinto della possibilità per la squadra di continuare a lottare fino alla fine per un posto nella prossima Champions League. In questo senso le prime due uscite del 2022, contro Milan e Juventus, sembrano davvero fondamentali. Un po’ per le ovvie ragioni di classifica, un po’ per misurare ancora una volta il percorso di crescita della Roma, che dopo il bel successo contro l’Atalanta vuole confermare di poter battere le big del Campionato.
LEGGI ANCHE: Roma, comunicato ufficiale della Lega | Partite rinviate per Covid
Calciomercato Roma, Mou ha deciso l’addio | Ecco perché
Il tutto nella speranza che, già in queste ore, dal calciomercato possa arrivare qualche novità importante. Mourinho ha chiarito alla dirigenza, e in particolare al General Manager Tiago Pinto, l’importanza di agire velocemente. Avere a disposizione qualche nuovo innesto già per la sfida del prossimo fine settimana contro la Juventus sarebbe un bel segnale, oltre a permettere all’allenatore maggiori margini di scelta in un match delicatissimo.
Intanto, però, qualcosa nella Roma è già cambiato. Nei giorni scorsi è stato infatti ufficializzato l’addio al vice allenatore Joao Sacramento. Una decisione maturata negli ultimi giorni dell’anno, sulle cui motivazioni oggi cerca di fare luce La Repubblica. Secondo quanto si legge oggi sul quotidiano, Sacramento pagherebbe alcuni errori commessi in questi mesi, che avevano via via contribuito a raffreddare i rapporti con Mourinho. In particolare, l’allenatore rimprovera al suo ex vice la totale mancanza di empatia con lo spogliatoio. Un aspetto centrale nel lavoro di Mourinho, che sarebbe venuto completamente a mancare: la squadra avrebbe “rigettato” la presenza di Sacramento, portando l’allenatore alle estreme conclusioni. Le ottime capacità tattiche, quindi, non sono bastate a salvarlo: Mou fa della coesione e dello spirito di squadra una delle armi fondamentali con cui costruire gruppi vincenti. E Sacramento, da questo punto di vista, non era in grado di soddisfare le necessità dell’allenatore.