Roma, c’è un titolare no vax | Cosa rischia dal 10 gennaio

Roma, aumenta l’ansia tra le fila giallorosse in attesa dei responsi dei tamponi effettuati nella giornata di ieri.

Nella Capitale c’è sempre paura e apprensione di poter perdere giocatori importanti per imprevedibili situazioni. Basti pensare ai reiterati infortuni che hanno dilaniato la rosa negli ultimi anni. Se a ciò si aggiunge, dato il momento vissuto, la grande variabile e incertezza del coronavirus, si comprende benissimo il motivo per il quale siano in molti a stringere le dita in queste ore.

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Roma squadra ©LaPresse

Al rientro dalle vacanze, trascorse da molti in lussuose quanto esotiche regioni, i giocatori si sono sottoposti al tampone molecolare. Il responso è atteso in queste ore ma c’è una questione che non può e non deve passare inosservata e che potrebbe causare non pochi grattacapi a Mourinho e, in generale, alla squadra tutta.

Quest’ultima è attesa da un doppio impegno non banale contro Milan e Juventus, che acuisce i su citati timori legati ai responsi dei tamponi. Una certa preoccupazione si respira già da ieri sera, amplificata dalle prime indiscrezioni de “Il Corriere dello  Sport“, che parlano di paura legata a contagi, sottintendendo la possibilità che siano emersi dei casi già dopo il test rapido.

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Roma, c’è un no vax in prima squadra: la situazione

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Roma squadra ©LaPresse

Stando sempre a quanto riportato dal quotidiano appena nominato, va segnalata in particolar modo una situazione inaspettata quanto curiosa e che non poche conseguenza potrebbe avere sul futuro della squadra tutta. Tra le fila dei titolari ci sarebbe un giocatore no vax, la cui posizione rischia di portarlo a non poter più giocare.

Lungi dal voler prendere posizione o avanzare giudizi, va evidenziato come tutto sia legato alle nuove norme legate al green pass rafforzato. Quest’ultimo è ottenibile tramite somministrazione del vaccino o post guarigione da eventuale contagio. Le possibilità sono due, di cui almeno una remota.

A meno che l’elemento in questione non risulti positivo e guarisca entro il prossimo 10 gennaio, l’unica strada per poter permettere lui di continuare ad essere a disposizione di Mourinho è l’inoculazione del vaccino. Molto dipenderà dalla fermezza con la quale l’ignoto porterà avanti le sue convinzioni. Che potrebbero costringere Pinto a sostituirlo sul mercato e catalizzare un iter volto a tagliargli lo stipendio.

Seguiranno aggiornamenti.

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