A pochi giorni dall’apertura ufficiale del calciomercato invernale le trattative entrano nel vivo. In casa Roma sono ore decisive per un possibile affare.
Ore frenetiche in casa Roma, con le trattative di calciomercato che, in vista della ormai prossima apertura della sessione invernale, entrano nel vivo. La dirigenza giallorossa è alle prese con diverse operazioni, che vuole cercare di concludere in tempi brevi. Riuscire a regalare sin dai primissimi giorni di gennaio uno o due innesti a José Mourinho significherebbe garantire al tecnico la possibilità di puntare sui nuovi arrivati sin dai due big match di inizio anno che aspettano la Roma.
Già, perché i giallorossi alla ripresa se la vedranno nel giro di tre giorni prima contro il Milan, a San Siro, e poi con la Juventus all’Olimpico. Due partite complesse e in cui sarà fondamentale ottenere risultati positivi, per continuare la corsa al quarto posto che vale la Champions. Mourinho lo sa bene e per questo ha insistito con la società: rinforzi di livello e, per quanto possibile, in tempi brevi.
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Tiago Pinto conosce bene le richieste del tecnico e negli ultimi giorni sembra aver identificato gli obiettivi su cui tentare l’affondo decisivo. Uno di questi è Ainsley Maitland-Niles, su cui la Roma ha alzato il pressing con l’obiettivo di portarlo nella Capitale subito dopo l’apertura ufficiale del calciomercato. Cominciamo dalle buone notizie: il calciatore si è negativizzato ed ha così messo alle spalle l’esperienza del Covid. Sul fronte della trattativa, però, continuano ad esserci alcuni aspetti da sistemare prima di poter dare l’affare in via di conclusione.
Secondo La Gazzetta dello Sport, infatti, con l’Arsenal ci sarebbe distanza sia sulla formula che su alcune valutazioni economiche dell’operazione. Trovata la quadra sul prestito oneroso a 750 mila euro, i Gunners vorrebbero inserire un obbligo di riscatto che vincoli la Roma ad acquistare il giocatore a fine stagione. In alternativa, una sorta di “obbligo mascherato”: un diritto di riscatto che, salvo clamorosi ed imprevedibili colpi di scena, è destinato a trasformarsi in obbligo al verificarsi di determinate condizioni. Da Trigoria invece si insiste sulla volontà di avere mano libera sul da farsi a fine stagione e si punta semplicemente sul diritto di riscatto. L’altro nodo riguarda l’eventuale prezzo dell’opzione: gli inglesi insistono sui 15 milioni inizialmente richiesti, Pinto è fermo a 10. Ballano 5 milioni: non una montagna di soldi. Decisiva, quindi, potrà essere la volontà delle parti di portare a buon esito la trattativa. Il giocatore, dal canto suo, aspetta un segnale ed è pronto a volare da Mourinho.
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