Chiuso con il pareggio contro la Sampdoria, il girone d’andata della Roma è stato ricco di alti e bassi: ecco i voti assegnati ai giocatori per il loro andamento in Serie A
Arrivati al giro di boa del campionato, è tempo di tracciare i primi bilanci e di tirare le somme sul comportamento della Roma nelle prime diciannove giornate di Serie A. Ricco di alti e bassi, il cammino giallorosso è stato condizionato anche da errori arbitrali e infortuni, ma lo scarso rendimento di alcuni elementi cardine è apparso evidente.
Con 32 punti collezionati, frutto di 10 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte, la prima Roma di Mourinho ha chiuso il 2021 al sesto posto, a sei punti di distacco dalla quarta piazza, occupata dall’Atalanta. Proprio l’impresa di Bergamo rappresenta il fiore all’occhiello di un percorso tortuoso. Inevitabile, dunque, che siano presenti insufficienze anche abbastanza gravi nei voti assegnati da Asromalive.it, che ha deciso di assegnare senza voto ai calciatori impiegati solamente per una manciata di minuti in campionato.
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Ecco nel dettaglio tutti i voti:
Rui Patricio 6.5: dona sicurezza a tutto il reparto, rivelandosi decisivo in alcune partite fondamentali. Al netto di due errori importanti, il suo esordio in giallorosso appare positivo
Karsdorp 6.5: la locomotiva olandese sprinta forte sulla fascia ed è costretto agli straordinari. Mezzo voto in meno perché troppo spesso i suoi cross finiscono addosso agli avversari, ma resta una nota molto lieta
Ibanez 7: è senza dubbio il giocatore che è migliorato di più sotto la guida di Mourinho. Al netto di qualche amnesia ancora presente, è stato sicuramente il migliore del reparto arretrato
Smalling 6.5: voto molto alto in rapporto allo scarso numero di partite giocate. Quando sta bene, è il padrone indiscusso della difesa. Per informazioni chiedere a Duvan Zapata
Mancini 5: tra i titolarissimi è uno tra quelli che ha deluso di più. Per caratteristiche di gioco e comportamentali sembra l’uomo perfetto per Mou, ma spesso ha tradito le attese con prestazioni al di sotto delle proprie possibilità
Kumbulla 5: finito nel gruppo degli epurati dopo Bodo, ha avuto nuove occasioni per rilanciarsi, ma non ha mai convinto
Vina 5.5: troppo discontinuo per meritare una sufficienza piena. Ha alternato cose importanti a svarioni troppo grandi per un giocatore della sua categoria.
Calafiori 5.5 spesso vittima dell’incubo infortuni, il ragazzo non è riuscito a sfruttare al meglio le occasioni
Veretout 5: inizio stagione da 7.5, ma per due terzi delle partite disputate è sembrato il fantasma di se stesso, meritandosi una bocciatura importante
Diawara 4.5: quando chiamato in causa, è sempre sembrato un pesce fuor d’acqua
Mkhitaryan 4: è lui la vera nota dolente di questo girone d’andata. Lo scorso anno arrivò al giro di boa con 8 gol e 8 assist, quest’anno è ancora fermo a 2 gol e 4 assist. Davvero troppo poco in rapporto alle sue indubbie qualità
Cristante 5.5: presenza costante nello scacchiere tattico di Mourinho, non è riuscito a convincere del tutto
Pellegrini 8: unica nota lieta del centrocampo giallorosso. Senza di lui, manca il raccordo tra i reparti e il gioco della Roma si è inaridito nella ricerca ossessiva della verticalizzazione dei difensori verso le due punte. In 13 presenze in Serie A, ha collezionato 5 gol e 2 assist. E’ lui il capitano, la luce di questa squadra che lo Special One spera di ritrovare nel 2022.
Voti girone d’andata Roma: attacco ed esuberi
Zaniolo 5.5: molto positivo il bilancio dal punto di vista fisico e psicologico, ma da lui ci si aspettava decisamente un contributo maggiore dal punto di vista di gol (uno solo) e assist (uno) in campionato e per questo siamo costretti a dargli mezzo voto in meno
Abraham 6.5: è vero, ha sbagliato qualche rete di troppo, ma al netto dei cinque pali presi in campionato e del gol ingiustamente tolto dal capolavoro di Orsato contro la Juve, il suo bottino di sei reti in campionato alla prima stagione in Serie A è di tutto rispetto.
Shomurodov 5: due gol e tre assist, è questo il bottino dell’uzbeko in Serie A. Al di là dei numeri, sono le sue prestazioni a non aver mai del tutto convinto e non giustificano senza dubbio l’ingente investimento fatto dalla proprietà per lui, almeno finora. Ci auguriamo che l’ex Genoa sappia smentirci nel girone di ritorno.
El Shaarawy 6.5: rimesso in forma dopo la deleteria esperienza in Cina, il Faraone è stato decisivo in alcune partite e, soprattutto, si è rivelato preziosissimo a livello tattico come esterno a tutta fascia. Umile e duttile come piace a Mou
Carles Perez 5: nove presenze e zero gol. E’ questo il magro bottino dello spagnolo in campionato. Promosso in estate da Mou come vice Zaniolo, l’ex Barcellona ha fatto ben poco per ripagare la fiducia del tecnico
Felix 7: la mano del tecnico portoghese si è vista soprattutto nell’esplosione di questo ragazzo che ha convinto tutti a suon di buone prestazioni e gol
Villar, Darboe, Mayoral, Zalewski, Bove e Reynolds sv: troppo pochi i minuti messi insieme da questi giocatori in Serie A per meritare un voto
Mourinho 6: ha alternato capolavori tattici, come quelli che hanno bloccato le lanciatissime Napoli e Atalanta, a prestazioni incolori, anche con le medio-piccole. Di sicuro i torti arbitrali hanno tolto almeno 3-5 punti in classifica, ma nel complesso ci sentiamo di non andare oltre una sufficienza stiracchiata.
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