Alla vigilia del match di Conference League contro il CSKA Sofia, José Mourinho ha parlato del momento della Roma e della scelta di non convocare tre big.
Giornata di vigilia in casa Roma: domani alle 18:45 i giallorossi saranno infatti di scena sul campo del CSKA Sofia per l’ultima sfida del girone di Conference League. Un match da vincere a tutti i costi per mantenere vive le speranze di raggiungere quel primo posto che garantirebbe l’accesso diretto agli ottavi di finale. Una vittoria permetterebbe inoltre ai giallorossi di mettersi definitivamente alle spalle le sconfitte subite nelle ultime due uscite di Campionato.
Della necessità di vincere ha parlato anche José Mourinho, raggiunto oggi dai microfoni di Sky Sport. L’allenatore ha ricordato un episodio capitato ai tempi in cui sedeva sulla panchina del Manchester United: “Noi e la Juve eravamo già qualificati agli ottavi. Per arrivare primi dovevamo battere il Valencia e sperare che la Juventus non vincesse contro lo Young Boys”. In quella circostanza, convinti che la Juve avesse vita facile nel proprio match, i Red Devils diedero poco peso alla sfida contro il Valencia, perdendo. ” Abbiamo perso noi, e ha perso anche la Juve“, ha ricordato Mourinho. “La sensazione è che ti senti un idiota. Dobbiamo andare lì domani e vincere, poi se il Bodo vince siamo secondi e andiamo ai playoff a febbraio. Quello che non può succedere è che il Bodo non vinca e anche noi non vinciamo“.
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L’allenatore giallorosso, dunque, è pienamente consapevole dell’importanza del match di domani. Tuttavia gli ultimi eventi, tra squalifiche, infortuni e qualche caso di positività al Coronavirus sono costati caro alla Roma. Lo ha sottolineato lo stesso Mourinho, che ha ricordato come, soprattutto in occasione del match contro l’Inter, la sua squadra si sia trovata in piena emergenza. Da qui la scelta di preservare qualche calciatore importante nel match di domani.
Saranno quindi tre i big che non partiranno con il resto della squadra per rimanere a Roma in vista dei prossimi impegni: “Rui Patricio che ha giocato sempre, Smalling, che viene da un infortunio importante e che ha giocato le ultime tre partite di fila 90 minuti in una settimana , Mkhitaryan, che non è giovanissimo, che gioca in un ruolo che esige tanto da lui e che ha giocato sempre, questi tre devono per forza rimanere a casa“.
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