Calciomercato Roma, niente rivoluzione | La risposta di Tiago Pinto

Stasera allo Stadio Olimpico la Roma affronta gli ucraini in un match molto importante per i giallorossi.

Tiago Pinto ha parlato ai microfoni di Sky Sport a pochi istanti dall’inizio della sfida contro lo Zorya, gara valevole per la penultima giornata della fase a gironi della UEFA Conference League.

Tiago Pinto
Tiago Pinto ©LaPresse

Il primo tema affrontato dal general manager è quello di Nicolò Zaniolo: Queste difficoltà fanno parte del suo percorso di recupero. Credo che tutti capiscano che lui sia stato un anno e mezzo fermo, ha bisogno di recuperare ritmo e fiducia. Ha giocato 15 partite, ma non bastano. Ora ha bisogno di recuperare anche la chimica coi compagni e questo non mi preoccupa. Sarà molto importante per la Roma e per l’Italia”.

Parole d’elogio anche per Felix Afena-Gyan: “Abbiamo preso Felix a gennaio, lavora con la prima squadra dall’estate, ci vuole tempo ancora, ma lui dimostra la strategia della Roma. Io in Italia vedo giovani come Scamacca, Piccoli e altri che hanno un valore incredibile. Spesso c’è bisogno di prendere strade lunghe, che magari non danno risultati immediati, ma poi li danno. Prendiamo ad esempio il Chelsea, ha vinto la Champions, ma per 4-5 anni non ha vinto nulla. A me piace questa strategia, ma non voglio parlare a nome dell’Italia”.

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Calciomercato Roma, risposta di Pinto sugli acquisti

Alla domanda su quale tipo di elementi mancano a questa rosa il portoghese risponde così: “Non dimentichiamo che ci sono ancora tante partite prima di arrivare al mercato. Vogliamo fare qualcosa per migliorare la squadra a gennaio, nei limiti della strategia del club. Il mister ha sottolineato che il cambiamento di modulo è circoscritto agli infortuni. A gennaio vogliamo migliorare la squadra nei ruoli giusti, in accordo col mister e secondo la nostra strategia sportiva”.

Roma ©GettyImages

Poi parla ancora del nuovo modulo: “Quando abbiamo costruito la rosa lo abbiamo fatto sulla base dell’altro modulo, ma c’è sempre un’alternativa. Questa lettura è giusta, ma cambiando modulo ci sono sempre giocatori che ne traggono beneficio e altri che vengono penalizzati. Il mister sa come giocare, noi dobbiamo aggiustare la squadra quando ci sono problemi, ma al di là dei moduli, le dinamiche di squadra vanno oltre i numeri”. 

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