In un anno e tre mesi sono davvero stati tanti i cambiamenti che i Friedkin hanno portato nella AS Roma. Una vera e propria rivoluzione.
Una delle prime grandi scelte effettuate era stata quella del nuovo general manager dell’area sportiva, ovvero Tiago Pinto, ufficializzato con largo anticipo, per poi prender posto dal 1 gennaio 2021. Un’altra grande scelta è stata quella dell’allenatore, con l’arrivo come un fulmine a ciel sereno di José Mourinho, ufficializzato a maggio di quest’anno.
Tra le tante altre scelte c’è una dirigenza completamente nuova: Maurizio Lombardo (segretario generale – Chief Football Operating Officer), Max Van Den Doel (direttore marketing – Chief Marketing Officer), Stefano Scalera (direttore relazioni governative – Head of External Affairs), Vincenzo Vergine (responsabile settore giovanile), Krauss (responsabile della sicurezza), Francesco Pastorella (direttore Roma Departments), Maurizio Costanzo (advisor della comunicazione relativa allo Stadio), Lorenzo Vitali (responsabile ufficio legale) e Pietro Berardi (CEO). Tra questi c’è da aggiungere anche Roberto Murgo (capo del personale – Chief Human Resources Officer), il quale però ha lasciato l’incarico qualche settimana fa.
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A proposito di Pietro Berardi, quest’ultimo ha preso il posto di Guido Fienga che ha ricoperto i ruoli di Amministratore Delegato. componente del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo della Società prima di lasciare la società giallorossa di comune accordo. Secondo quanto emerso dal primo Rapporto Fin-Gov sulla corporate governance realizzato dal neonato Centro di ricerche finanziarie sulla Corporate Governance dell’Università Cattolica, la remunerazione media per i CEO è di poco inferiore ai 2 milioni di euro.
È quanto emerge dal primo Rapporto Fin-Gov sulla corporate governance realizzato dal neonato Centro di ricerche finanziarie sulla Corporate Governance dell’Università Cattolica.Per quanto riguarda i due ex giallorossi Mauro Baldissoni, che ha lasciato la propria carica a settembre del 2020 e appunto l’ex amministratore delegato Guido Fienga, il guadagno era rispettivamente di 1,5 e 1,75 milioni (cifre di poco inferiori alla media).
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