Roma, Mourinho è chiamato nei prossimi impegni a risollevare il morale e la condizione della squadra ma non solo.
Mentre ai piani alti di Trigoria si lavorerà per ben apparecchiare le prossime trattative, sui prati del centro sportivo lo Special One dovrà mettere a disposizione del gruppo tutta la sua leadership per risollevare uno scacchiere che, attualmente, vive il primo, grande, momento di difficoltà di questa nuova era.
A confermarlo, prestazioni a parte, sono anche i numeri. Nelle ultime 6 partite, i capitolini hanno ottenuto solo 6 punti e sono reduci dal doppio scacco consecutivo contro Milan e Venezia. Se a ciò si aggiunge il pareggio interno con il Bodo e la sonora sconfitta contro questi ultimi in Norvegia, si capisce come la piazza tutta si attende un’inversione di tendenza.
Ciò sarà fondamentale per affrontare diversamente il prossimo spezzone di campionato che condurrà Pellegrini e colleghi fino alla pausa natalizia, dopo la quale potrebbero cambiare molte cose grazie all’ingerenza del gm e ai suoi interventi sul mercato. Questi sono destinati a divenire una vera e propria discriminante per limare un gap con gli altri top team di Serie A apparso fin qui più importante del previsto.
In una situazione come questa, non può non riecheggiare la massima di Kipling, affissa sui muri della palestra del centro Bernardini diversi anni fa. “La forza del lupo è il branco. La forza del branco è il lupo“. Una sorta di “L’unione fa la forza” rivisitato e che lascia intendere come per il bene della Roma sia necessaria una risalita che non può prescindere dalla forza, per l’appunto, anche del singolo.
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Roma, la cura di Mou per Zaniolo e Mkhitaryan
Se il momento della rosa non è dei migliori, vanno anche evidenziate le difficoltà palesate dai singoli nel recente periodo. Già, perché se il motto delle ultime settimane ha riguardato la poca prolificità di Abraham, non sono passate inosservate nemmeno le prestazioni di Zaniolo e Mkhitaryan. Il primo, si pensi alla gara con il Milan, è parso spesso nervoso e anelante più al volersi mettere in mostra individualmente, piuttosto che coadiuvare i compagni.
L’armeno, invece, paga un cambio di posizione che gli ha attribuito mansioni più tattiche e, soprattutto, dispendiose. Ciò spiega il motivo per il quale lo Special One sta cercando soluzioni che facciano il bene anche di questi due e non solo del gruppo tutto che, spesso, in passato, ha dimostrato di essere legato proprio alle prestazioni dei su citati.
Il grimaldello potrebbe essere trovato proprio in quel di Genova dove il portoghese potrebbe optare per una riproposta della difesa a tre. In questo caso, alle spalle della coppia di attaccanti vista anche a Venezia, verrebbe collocato solo uno tra l’ex Inter e l’ex Arsenal.
Entrambi hanno in passato dimostrato di poter far bene in questa posizione. Zaniolo garantirebbe un eclettismo “camaleontico” che permetterebbe di passare a partita in corso anche al 4-2-3-1. Verrebbe così ad allargarsi sulla fascia lasciando la propria zona di competenza a Shomurodov, in questo caso chiamato ad arretrare e agire alle spalle di Abraham.
Se fosse invece preferito Mkhitaryan alle spalle delle due punte, si potrebbe finalmente, come si augurano i tifosi, ritrovare un giocatore che non solo in Italia ha dimostrato di poter essere di una categoria superiore E chissà che non possa iniziare proprio dalla “sede” della sua ultima tripletta italiana. In questo caso per il bene di tutti, per riscoprirsi “lupo” ma soprattutto per aiutare un branco in difficoltà ma che Mourinho sa bene essere ancora lungi dal morire.