Genoa-Roma, la trasferta contro i liguri di domenica potrebbe insidiare più del previsto la squadra dello Special One.
Dopo l’inattesa quanto infausta sconfitta in quel di Venezia otto giorni fa, la Roma è ora attesa dalla seconda trasferta di fila. Troverà sul proprio cammino la nuova squadra di Andrij Shevchenko.
L’entusiasmo apportato dal nuovo mister, storica quanto iconica conoscenza del nostro campionato, unitamente alla necessità del “Grifone” di invertire tendenza potrebbero mettere in difficoltà la rosa capitolina. Quest’ultima è chiamata a risollevarsi per archiviare le tristi settimane dell’ultimo mese. Necessaria la catalisi di un nuovo ciclo di partite che si chiuderà con l’altra squadra ligure allo Stadio Olimpico a tre giorni da Natale.
Fondamentale, però, ragionare step by step e provare a superare i non pochi ostacoli che le prossime sfide potrebbero sottintendere. Il tutto senza dimenticare che a Trigoria proseguirà un silente lavoro da parte di Pinto e dei suoi colleghi su fronte mercato.
Restando sui prossimi 90 minuti che attenderanno Zaniolo e colleghi, sono arrivate in mattinata, come raccontatovi, delle buone notizie. Queste sembrano però poter essere guastate dalle non poche situazioni insidiose con le quali Mourinho avrà a che fare in questi giorni di preparazione.
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Al netto dei discorsi tattici e del su citato entusiasmo che il cambiamento in panchina potrebbe aver portato, c’è un aspetto che non deve essere sottovalutato. La Roma, al di là delle esclusioni reiterate di Mourinho in questi mesi, è in difficoltà da un punto di vista numerico, a causa delle problematiche fisiche che stanno interessando diversi tesserati giallorossi.
Con ogni probabilità, solamente nelle ore precedenti al match si capirà per quali soluzioni possa optare lo Special One. Se, cioè, ripristinare lo schieramento a 4 o provare una difesa a 3 che però non ha dato grandissimi risultati nelle ultime settimane. Molto dipenderà dalle condizioni fisiche dei singoli. A partire da Vina e Calafiori, ambedue alle prese con delle noie di natura muscolare.
A ciò si aggiunga la situazione di Lorenzo Pellegrini, ancora costretto a fronteggiare quell’infortunio al ginocchio che gli impedisce da diverso tempo di essere al 100%. A Trigoria non vogliono rischiare e il numero 7 sarà monitorato giorno per giorno, consapevoli che servirà un’alternanza intelligente tra terapie e riposo. Resta infine da capire la situazione di Kumbulla, il cui infortunio in Nazionale è apparso meno grave del previsto ma che costringe comunque lui ad un iter prudente.
Visto lo scenario, descritto stamane da “Il Corriere dello Sport“, non è dunque da escludersi la presenza in quel di Genoa di chi non si vedeva da tempo in campo. Non ci riferiamo agli epurati ma a Smalling e Darboe.
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