Calciomercato Roma, riscatto a rischio | L’attacco del ds

Quello che si prospetta in casa Roma è un calciomercato decisamente acceso. Dalla Francia arriva un allarme riguardo un calciatore ceduto quest’estate. Il riscatto potrebbe complicarsi.

Le parole del ds lasciano poco spazio all’immaginazione, il riscatto del calciatore potrebbe essere a rischio. L’affare chiuso l’estate scorsa prevede l’obbligo di riscatto a determinate condizioni. Se la tendenza non dovesse invertirsi è a rischio il tesoretto per la Roma. Ecco le parole che hanno fatto tremare Tiago Pinto.

Tiago Pinto ©LaPresse

Tesoretto a rischio in casa Roma, l’allarme arriva dalla Ligue 1. Nel campionato transalpino sono finiti parecchi ex giallorossi nella scorsa sessione di mercato. Tanti gli affari chiusi in Francia, il gm Tiago Pinto è stato attivissimo in uscita. Nelle scorse ore arriva però un allarme in casa giallorossa, a lanciarlo il direttore sportivo del Nizza. Il responsabile del mercato del club rossonero non ha usato giri di parole, alzando la voce contro Justin Kluivert. L’esterno offensivo francese sta rendendo sotto le aspettative, questo può decisamente complicare il suo riscatto.

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Calciomercato Roma, il riscatto ora è a rischio

Kluivert è arrivato al Nizza la scorsa estate, questa la formula dell’affare. Cessione in prestito oneroso da 1 milione con diritto di riscatto. Il riscatto è fissato a 15 milioni che diventa obbligo in caso di qualificazione o in Champions o in Europa League del Nizza più un certo numero di presenze.

Justin Kluivert ©LaPresse

Non è tanto la qualificazione europea a preoccupare il Nizza, al momento terzo in classifica in Ligue 1. E’ il rendimento dell’olandese a preoccupare, unito alla pessima tenuta fisica. Finora solo 4 presenze per lui. Ecco le parole del ds Julien Fournier, rilasciate a L’Equipe: “Kluivert? Anche se gli infortuni fanno parte della vita di un grande atleta, è ovvio che mi aspetto di più da Justin. Loro lo sanno (Kluivert, Goldberg e Claude-Maurice ndr). Abbiamo giocato quasi tredici partite senza di loro. Ad un certo punto, devono unirsi a noi. La squadra corre, c’è un buon allenatore, un modello di gioco, sono stati scelti, abbiamo scommesso su di loro, li abbiamo messi a proprio agio, ora devono fare la loro parte. Abbiamo bisogno di loro. Non sono giocatori banali”.

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