Ennesima delusione in casa Roma, quinta sconfitta in campionato per i ragazzi di Mourinho. Ancora una volta sotto accusa l’arbitraggio, ma la prestazione difensiva è stata drammatica.
La Roma trova un’altra sconfitta e saluta il quarto posto. Non si poteva arrivare alla pausa Nazionali in modo peggiore, prestazione fortemente deludente. Ancora volta decisivi gli errori arbitrali ma la squadra deve fare di più. Solo 5 punti nelle ultime 7 partite, con un’unica vittoria. Ecco le parole di Mourinho nel post partita.
Tanta rabbia in casa Roma, ennesimo risultato deludente per i ragazzi di Mourinho. Poteva essere la gara della svolta, si torna da Venezia con zero punti invece. Tre gol subiti da una squadra che in 11 partite aveva segnato solo 8 gol. Post partita infuocato, Mourinho è una furia e si scaglia contro i giornalisti. “Non è mancata cattiveria, il nostro gioco offensivo è stato produttivo. Tante opportunità create, purtroppo mezze opportunità. Karsdorp ed El Shaarawy sono arrivati venti volte sul fondo. Difficile commentare come abbiamo fatto solo due gol.” Sui gol subiti: “Altra storia i gol subiti, il primo ed il terzo. Il primo gol abbiamo sbagliato noi. Il terzo gol è l’interpretazione negativa di un fuorigioco. Poi c’è una storia più piccola che diventa un momento importante che è il secondo gol del Venezia: mi devo proteggere, restare con le mie sensazioni ma non esprimere ciò che sta succedendo.”
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Continua l’analisi ai microfoni SKY: “Abbiamo perso giocatori di esperienza e di rosa. I due terzini oggi in panchina erano Reynolds, che ha fatto 2/3 partite in Serie A, e Tripi che è della Primavera: Bruno Peres e Juan Jesus sarebbero stati utili. Il mercato è stato reattivo, sono dal lato della società e del direttore. Il portiere è stata una scelta iniziale, ho fatto richiesta, il terzino sinistro è stato reattivo, così come Tammy.” Il tecnico non risparmia nessuno: “Per me con tre anni di contratto questa stagione può essere importante per capire qualcosa che potevo non aver capito prima di arrivare. In questo momento capisco di più. In quanto a non riuscire a dare equilibrio: le squadre si costruiscono in base a un modello di gioco. Quando hai una rosa senza due giocatori con potenziali simili in ogni posizione diventi reattivo invece di essere costruttivo.”
Ecco le parole rilasciate ai microfoni DAZN: ” Il rigore? Preferisco non parlarne. Le regole sono fatte per chi capisce poco di calcio, per chi non ha giocato o allenato. Loro sono i potenti, poi c’è l’interpretazione della regola. Alla fine della stagione il dubbio pesa. Quando gli episodi si accumulano settimana su settimana e paragoni le situazioni simili pensi che è meglio stare zitto. Mi sono chiesto il perché e ho risposto ma non posso parlare.”
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