Anche a distanza di qualche giorno non si placano le polemiche per le decisioni arbitrali di Fabio Maresca in Roma-Milan.
Questa volta è l’edizione odierna della ‘Gazzetta dello Sport’ che rivela importanti dettagli relativi alle motivazioni che porteranno allo stop di un paio di turni per il fischietto di Napoli.
Un vero e proprio caos scoppiato dopo la direzione di gara di Fabio Maresca in Roma-Milan, posticipo domenicale dell’undicesima giornata di Serie A. L’arbitro della sezione di Napoli verrà fermato per almeno un paio di turni, ma le scelte sbagliate durante la gara non sono state poche. Ciò che viene recriminato al direttore di gara, però, non sarebbe il mancato calcio di rigore concesso ai giallorossi nei minuti finali di partita per il contatto tra Lorenzo Pellegrini e Simon Kjaer.
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Roma-Milan, giallo Maresca | Motivo dello stop
Già domenica sera stessa il designatore Gianluca Rocchi non aveva preso bene le scelte di Maresca. Come riportato, però, dalla rosea di oggi in edicola, l’episodio tra il difensore danese e il centrocampista romano non viene considerato un rigore neanche dai vertici. I ‘rigorini’ – perché così è stato considerato dai vertici arbitrali – alla Ibanez-Ibra non devono diventare tali. Il vero e proprio errore è stato sul secondo cartellino giallo mostrato al terzino Theo Hernandez, dove il Var non poteva comunque intervenire in quanto doppio giallo e non rosso diretto. Il francese atterra Pellegrini, il quale però era partito palla al piede sfruttando un fallo di Felix da dietro su Krunic. Insomma una serata da dimenticare per Maresca che ora non vedrà il campo per almeno due giornate.