Juventus-Roma, non si fermano le polemiche sulla gestione arbitrale di ieri. Questa la ricostruzione dei giornali sportivi sugli errori di Orsato.
La Roma è stata, forse, la migliore squadra in campo ieri sera, scendendo sul terreno di gioco con una determinazione e un coraggio che da tempo Pellegrini e compagni non avevano mostrato di avere sul prato di un avversario così difficile da affrontare. Questa non deve essere una consolazione, né tantomeno rappresentare un alibi per i capitolini, che hanno perso la terza partita del campionato e il secondo big match della stagione.
Da non sottovalutare, però, la consapevolezza che anche ieri siano state sbagliate diverse cose dagli uomini di Mourinho e che, dunque, ci siano alcuni aspetti da provare a plasmare e migliorare con il tempo. Alla squadra ospite è mancato quel cinismo e quella concretezza che da sempre contraddistingue la Juventus e che, anche ieri, ha permesso alla “Vecchia Signora” di imporsi con il minimo sforzo.
Merito anche del modus operandi tipicamente allegriano, volto ad un’impostazione tattica attenta quanto intelligente e orientata al raggiungimento dei tre punti, senza imbattersi in distrazioni legate alla volontà di produrre gioco. Appurato ciò, resta però necessario ritornare sulle non poche polemiche del big match, destinate a far passare in secondo piano qualsivoglia discorso di natura tecnico-tattica.
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Juventus-Roma, quanti errori per Orsato
Come ampiamente prevedibile, i principali quotidiani sportivi d’Italia hanno riempito le proprie colonne soffermandosi soprattutto sull’analisi delle non poche distrazioni avute dall’arbitro di Schio nell’infausta serata personale di ieri.
Quello che è considerato il miglior arbitro al mondo, vanto dunque dei fischietti del nostro Paese, ha commesso una serie di scelte sbagliate in modo reiterato. A partire da quella più evidente, verificatasi nella prima frazione di gioco. Abraham subisce doppiamente fallo in aria di rigore, da Szczesny prima e Danilo poi ma riesce comunque a ritrovarsi nella giusta posizione per poter far gol su assist di Mkhitaryan.
Nonostante ciò, però, il direttore di gara decide di assegnare rigore sul primo fallo rimediato dal bomber inglese, esattamente un secondo prima che la palla stia per essere scaraventata in porta dall’ex Chelsea. Come osservato da “Il Corriere dello Sport“, il vantaggio su rigore esiste e va dato se ci sia la concreta possibilità di andare a rete, altrimenti significherebbe concedere alla squadra avversaria una discreta possibilità di non subire rete, proprio come accaduto ieri grazie all’intervento di Szczesny.
Secondo la suddetta testata, anche l’ipotetico fallo del numero 77 armeno non avrebbe avuto ingerenza su un eventuale annullamento della rete. Da quest’anno, infatti, se il tocco di mano è involontario e sta per portare al gol, quest’ultimo è da convalidare.
Nessun irregolarità, come ammesso anche dalla Gazzetta, invece, sul gol di Kean e sulla decisione di non dare rigore sul contatto Chiellini Pellegrini.
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Juventus-Roma, la disamina de “La Gazzetta dello Sport”
Leggermente diversa la lettura de “La Gazzetta dello Sport” che, pur ammettendo l’errore di Orsato e del guardalinee che segnala un fuorigioco inesistente con una celerità anacronistica rispetto a questa nuova epoca Var, si esprime diversamente sul fallo di Mkhitaryan. A loro detta, infatti, il gol sarebbe stato comunque annullato, ignorando però la prescrizione di cui detto sopra.
Ciò non lenisce comunque le responsabilità dell’arbitro, passibile anche di non aver fatto ripetere il penalty a Veretout per la presenza di Chiellini in aria di rigore. Anche in questo caso sarebbe potuto intervenire il Var. Pure la testata rosa sottolinea, infine, come non esista assolutamente la regola secondo cui “Non esiste vantaggio su rigore”.
Insomma, gli errori ci sono stati e meritano di essere analizzati per evidenziare come la Roma, pur perdendo il secondo big match della stagione, abbia dimostrato una maturità diversa rispetto al passato. Serve comunque lavorare su diversi aspetti, ma il nome del mister in panchina non dovrebbe destare preoccupazione al mondo capitolino.
Triste, però, pensare che ben sette anni fa, in questa stessa partita, l’allora arbitro Rocchi si fosse distinto per una serie di irregolarità non così dissimili. Queste furono prontamente denunciate dalla dirigenza e da Francesco Totti in televisione.
Il capitano della Roma sottolineò soprattutto il suo anelito all’introduzione della tecnologia in campo (all’epoca ancora non esisteva il concetto di Var). Il progresso ci è stato ma, nonostante ciò, ed è qui scontata la concretizzazione nelle menti dei tifosi di quel Garcia che proprio in quella gara emulò un’iconica “sviolinata”, la musica non sembra essere cambiata.