Juventus-Roma, l’opinionista ed ex calciatore di Inter e Fiorentina ha così parlato del big match e dei due allenatori che stasera si affronteranno.
Quella in programma stasera alle 20.45 è sicuramente una delle gare più sentite nella Capitale e, soprattutto, uno dei match maggiormente affascinanti del nostro campionato. Siamo ancora in una fase preliminare della stagione per poter definire i 90 minuti di oggi come decisivi.
Ciò che va sottolineato, però, è il grande significato che lo scontro sottintende, potendo quest’ultimo darci numerose informazioni relativamente al percorso di crescita delle due rose. Sarà interessante capire a che punto si trovi la Juventus, partita con molte difficoltà ma pian piano apparsa in crescita e con sempre più fiducia.
Altrettanto emblematica sarà la reazione della Roma, chiamata a dare continuità alla vittoria con l’Empoli, arrivata dopo lo scacco con la Lazio. I giallorossi, se si esclude la gara del 1 agosto del 2020, quando gli uomini di Fonseca non avevano più nulla da chiedere e quelli di Sarri erano già scudettati, non hanno mai vinto nel nuovo stadio bianconero.
Raccogliendo pareri e pronostici, non sono pochi gli “addetti ai lavori” ad aver presentato la partita come una gara che finalmente la Roma potrà affrontare alla pari, come non accadeva da troppo tempo.
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Molto interessanti, tra i vari, gli spunti di Daniele Adani, ex opinionista di Sky Sport che ha analizzato vari fattori relativamente a Juventus-Roma. Questa la sua presentazione alla gara riportata da “La Gazzetta dello Sport“: “In sfide così equilibrate è difficile che per 90 minuti una squadra tenga il pallino del gioco costantemente. Bisogna stare attenti alla crescita della Juve. Il secondo tempo contro il Toro è stato il migliore della stagione. Mi sembra che i bianconeri abbiano ritrovato lo spirito del loro allenatore, mettendo più pressione agli avversari e questo si riflette positivamente anche sulla fase offensiva”.
Più che nota la diatriba nata quattro anni or sono proprio tra Adani e Massimiliano Allegri, arrivata dopo la vittoria della Juventus sul campo dell’Inter. Il tecnico è sempre stato “accusato” di un atteggiamento troppo conservativo e mai incline al proporre gioco. L’ex numero 14 è indirettamente tornato sulla questione, analizzando la profonda differenza che sembra aver colto tra il bianconero e José Mourinho.
“Mi aspettavo che dopo due anni Max avesse maturato una lettura calcistica diversa, invece è sempre lo stesso. ‘Mou’ è invece cambiato, prova a vincere, anche al costo di perdere. Roma-Sassuolo e il derby sono il manifesto di quest’atteggiamento, volto a concedere ma anche produrre tanto”. Inutile sottolineare che per i tifosi la speranza è che, pur nel riproporre questa filosofia, ci si possa imbattere in un esito come quello maturato con i neroverdi e non nella stracittadina.
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