Un grave allarme scuote il mondo del calcio italiano, le parole dell’ex Figc possono generare un vero e proprio terremoto in casa Inter e Juve.
Un altro appello scuote la Serie A, colpendo direttamente le cosiddette Big del nostro campionato. Sotto la lente d’ingrandimento di Giuseppe Pecoraro, ex presidente della Procura Federale Figc, la gestione degli equilibri economici nel mondo del calcio. Il suo grido d’allarme potrebbe generare un vero e proprio terremoto nei vertici societari delle grandi società calcistiche.
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L’ex FIGC è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, per analizzare gli aspetti legati alle campagne trasferimenti in Italia, ponendo l’accento sulla questione plusvalenze in Serie A. Sono tanti i punti critici che fanno scattare l’allarme di Pecoraro, ecco da dove si dovrebbe ripartire secondo l’esperto: “Il calcio ha bisogno di una rifondazione partendo dai diritti televisivi, non è possibile che alcune società falliscano e altre che si trovano nella stessa condizione rimangono sempre vive”. Ma la questione non si chiude qui, arriva anche l’attacco feroce.
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Pecoraro lancia l’allarme: “Inter e Juve drogano il calcio”
Non risparmia nessuno nel suo attacco Giuseppe Pecoraro, facendo tremare tifosi bianconeri e nerazzuri. Ecco le dichiarazioni rilasciate: “Commisso si lamentava del fatto che le squadre continuavano a comprare senza avere la liquidità come ad esempio l’operazione Locatelli. Juventus e Inter stanno drogando il calcio, se non si possono pagare gli stipendi bisogna che ci sia l’intervento della procura.” Ma la strada non è così semplice, per ora: “La giustizia sportiva può fare nulla – attacca Pecoraro – non ci sono né regole né parametri. Se la Consob ritiene che la Juve abbia alterato il mercato, la giustizia sportiva ugualmente non può intervenire almeno che ci sia un illecito sportivo. Sulle plusvalenze della Juventus abbiamo dovuto aspettare la Consob, che interviene sulle società quotate in borsa, mentre per le altre intervengono le federazioni. Il problema delle plusvalenza non riguarda solo la Juve ma anche le altre squadre. Noi siamo intervenuti con Chievo e Cesena e sapete il destino che hanno avuto“.