Roma, Elsha on fire: i segreti della rinascita dell’attaccante esterno egiziano, che ora punta ad “insidiare” Mkhitaryan.
Assist di Shomurodov, controllo orientato e tiro che lambisce la parte interna del palo e si insacca alle spalle di un incolpevole Consigli, la corsa frenetica sotto la Sud: attimi, frammenti di tempo che, oltre a regalare tre punti importanti alla sua squadra, potrebbero rivelarsi sliding doors dell’esperienza in giallorosso di El Shaarawy. L’esterno ha fin qui colto le occasioni che Mourinho gli ha concesso, impressionando tutti per abnegazione e spirito di sacrificio, e non è detto che non possa seriamente insidiare il posto da titolare di Mkhitaryan, se dovesse effettivamente confermare gli enormi passi in avanti di cui fino ad ora si è reso protagonista. Ma il ritorno del Faraone parte da molto più lontano, e non è un qualcosa da ascrivere solo e soltanto alle ultime settimane.
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Roma, El Shaarawy on fire: le tappe del suo ritorno
Come rivelato da “Il Corriere dello Sport“, bisogna almeno ritornare a 9 mesi fa per provare a spiegare l’inizio del ritorno del Faraone. Già, perché a Dubai, sulla spiaggia Jumeira, l’italo-egiziano è stato seguito da Chris Bowman, ex preparatore atletico del Leeds. Inoltre, impossibile trascurare l’apporto di un nutrizionista che gli ha praticamente stravolto la dieta, e una vita privata nella quale il calciatore ha nuovamente riscoperto l’amore. Il papà Sabri, non gli sta facendo mai mancare il suo apporto, standogli vicino e supportandolo nei momenti di difficoltà; anche questo ha permesso al Faraone di provare a a ritornare a…scrivere la storia.