Roma, se Mourinho conta | I numeri che portano la sua firma

Roma, si respira gioia ed entusiasmo nella Capitale dopo gli ennesimi tre punti agguantati dai giallorossi nella gara di ieri sera.

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Pellegrini-Mancini-El-Shaarawy ©GettyImages

Contro i neroverdi non è stata una partita semplice, come testimoniato dalle poche proposte offensive giallorosse nella prima parte di gara e le non poche difficoltà incontrate nei secondi 45′.

Pellegrini e compagni sono alla fine riusciti a imporsi per 2 a 1 contro un avversario ostico, storicamente in grado di mettere in difficoltà i capitolini e dopo una sosta che tante energie aveva tolto ai diversi titolari ieri in campo. Il bellissimo destro a giro, calibrato di prima intenzione senza troppi calcoli da parte del “Faraone”, ha permesso alla banda di Mourinho di trovare la terza vittoria di fila in questa Serie A.

Guardando anche ai due scontri europei disputati ad agosto, la Roma attualmente vanta la bravura di aver vinto cinque gare su cinque. L’obiettivo, come dichiarato più volte dal mister, resta ora quello di ragionare step by step e cercare di imporsi sempre sull’avversario.

“I pareggi e le sconfitte arriveranno” ha più volte sottolineato lo Special One ma ,al momento, i tifosi non hanno per loro fortuna ancora vissuto una sensazione del genere in questa nuova era e si augurano che la squadra possa continuare a far bene, tenendo la scia della falsariga fin qui perseguita.

Nel calcio possono cambiare tante cose in poco tempo, soprattutto in piazze calde come quella giallorossa, dove è facile passare dall’entusiasmo assoluto alla depressione più totale. Servirà, più degli altri anni, grande equilibrio e compostezza nel fare le valutazioni.

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Roma, tutti per Mourinho, Mou per tutti: la centralità del gruppo nel nuovo progetto

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Gol El Shaarawy vs Sassuolo ©GettyImages

C’è però una cosa che in questo sport, spesso, può contare molto e assumere valenze non trascurabili, i numeri. Essi, se ben analizzati, possono sottintendere profonde significazioni e rivelarsi interessanti indicatori. Al di là dei 9 punti raccolti in tre partite, c’è un dato che non deve essere scappato ai più attenti.

Quest’ultimo rappresenta l’emblema della grande forza di Mourinho, la capacità ossia di mettere al centro del progetto il gruppo e la squadra. Ne è stata un’espressione la corsa all’unisono sotto la Curva Sud a pochi minuti dal fischio finale, che ha visto tutta la panchina schizzare in piedi sul gol del su citato ex Milan per correre ad abbracciarlo sotto al settore più caldo.

Volendo essere più algidi e ritornando al discorso avviato ad apertura di paragrafo, la coralità si è riflessa anche nel numero di giocatori andati in gol in questa brevissima parentesi stagionale della Roma. In circa quattrocentocinquanta minuti, i capitolini hanno segnato ben 14 reti. Queste sono arrivate grazie a 8 diversi marcatori, ognuno dei quali ha avuto il suo impatto in queste prime uscite.

Potremmo intenderla come l’epifania del noto detto “L’unione fa la forza”, soprattutto in gruppi come quelli del condottiero iberico, dove finora, ognuno, ha già dimostrato di essere importante per il gruppo.

Dai salvataggi di Rui Patricio su Vlahovic nella gara di esordio alle reazioni di ieri sui tiri di Boga e Berardi, passando per la prima rete stagionale di Mkhitaryan alla doppietta di Veretout contro la sua ex squadra fino allo stop di Shomurodov che ha catalizzato il gol, al momento, più importante della stagione.

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