Lo show di Mourinho in conferenza stampa, Roma Sassuolo: annuncio a sorpresa del tecnico lusitano alla vigilia della gara contro i neroverdi.
L’attesa sta per terminare. Dopo la sosta delle Nazionali, anche la Roma di Mourinho è pronta a rituffarsi in campionato, per riprendere ciò che aveva interrotto in quel di Salerno con il roboante successo contro la compagine di Castori. All’Olimpico arriverà un Sassuolo che nelle prime due uscite stagionali ha offerto altrettanti prestazioni convincenti, non riuscendo a strappare i tre punti contro la Samp solo per gli errori sotto porta dei suoi attaccanti; ecco perché servirà massima attenzione in casa capitolina, dove c’è voglia di continuare a sognare in grande.
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Consapevole delle difficoltà della gara è lo stesso Mourinho, che ha così esordito nella conferenza stampa di presentazione al match: “Difficile trovare una soluzione al problema Nazionale; ci sono interessi diversi tra i club e le nazionali, delle diverse istituzioni. Nel nostro caso non è difficile accettare che un nostro giocatore ha giocato giovedì a mezzanotte ed arriva sabato. Siamo fortunati ad avere un solo calciatore; ho deciso di non essere negativo, non c’è niente da fare. Dobbiamo seguire.
Ringrazio Sir Alex Ferguson e Dionisi, le cui parole mi fanno sentire con la bocca secca; ho tanto rispetto per lui e questa nuova generazione di allenatori che fanno un percorso come lui, come Italiano o tanti altri.
Su Zaniolo: “Il club è stato cauto l’anno scorso, perché si parlava che Nico potesse disputare qualche partita; il club è stato cauto con lui, con maturità ha aspettato il momento giusto. Qualche collaboratore è stato con lui qualche settimana prima che arrivassi; la società è stata brava con lui. Quest’anno l’evoluzione è stata tranquilla; doveva andare oltre le cicatrici emozionali. In questo momento è uno che ha completamente dimenticato i problemi che ha avuto, che sente fiducia nella gente che lavora con lui, e lui sta bene, e penso che sia molto buono per lui avere un nuovo Carlos Perez, perché il bravo Carlos Perez non è mai arrivato a Roma e quest’anno si vede un Carlos fiducioso, con voglia di giocare, ed avere basicamente nella stessa posizione Nico e Perez è fantastico. Anche noi dobbiamo essere rispettosi con le idee della Nazionale.”
“Un ragazzo che oggi è due anni più grande, un Nico con due anni in più per pensare. Un ragazzo con più maturità. Deve saper giocare in due modi tatticamente diverso; contro una squadra a blocco basso e una a blocco alto. Sono cose che arrivano; mi sembra un ragazzo super professionale. Qualche informazione che ho trovato riferivano di poca responsabilità, poca maturità, e anche il rosso ricevuto non è un rosso stupido, ma di un calciatore che vuole fare una transizione positiva per la squadra. Posso parlare bene di lui, sono contento di lui. Paragonare Nico con qualche altro calciatore che ho avuto, non ce ne sono tanti.”
“Ogni giorno che passa, è un calciatore più vicino a firmare il contratto. Per me non c’è storia in questo, io lo voglio tanto, il club lo vuole tanto, la situazione è vicinissima a terminare e a finire positivamente. Lui vuole essere con noi, far parte del progetto; all’inizio doveva imparare delle cose. Anche quando Dzeko era qui, non ho mai voluto decidere chi fosse il capitano. Volevo conoscere il gruppo: Pellegrini è il nostro capitano, Mancini è il secondo e Cristante è il terzo. Capitano per oggi, e domani. Sono così convinto che firmerà presto, e posso dire che sarà nostro capitano per tanti anni, con Bryan e Mancio.
“Un ragazzo di Londra sarà sempre un ragazzo di Londra. Già perfettamente integrato nella squadra, anche da un punto di vista umano. Ha una vita con loro qui, ma anche fuori da Trigoria. Siamo contenti di lui, e lui è contento di noi.
Penserò ai Mondiali quando allenerò una Nazionale; quando avrò 80 anni ci penserò. Ho fatto molta analisi; dovevo andare allo stadio, con la penna e così facevo analisi. Dopo arrivavo a casa, e se si aveva la fortuna di avere un video, se si fa un paragone con oggi, a livello di analisi è diverso. Ciò ha un’implicazione nel modo di lavorare, nel modo di capire le cose. Non dico più facile, ma diverso. Devi essere bravo anche a selezionare le informazioni, e più bravo a fare la differenza tra l’informazione che è più buona per te, e quella che è più buona per i calciatori. Con il mio staff, 8 ore il martedì, 8 ore il mercoledì, e 8 ore il giovedì. Il calcio è totalmente cambiato, e se ci fermiamo, e diciamo di non volere questo, sbagliamo.
Sul campionato: “Abbiamo giocato due gare, non 20. La distanza per l’Inter non è di 29 punti, ma di un goal; non siamo al momento di pensare agli altri, ma di pensare a noi, alla nostra evoluzione alla squadra. A gennaio verrà il momento di dire dove siamo noi, e cosa hanno fatto gli altri. In questo momento non possiamo pensare a niente che non sia la prossima partita, a giocare bene e a vincere. Quando Allegri dice che i risultati sono importanti, mi è piaciuto. Allegri è stato bravo a ribadire il valore dei punti, e non possiamo scappare da questo, siamo una squadra diversa da loro: Juve, Inter, Atalanta, sono squadre con ambizioni perfettamente definite. Noi no; se la gente è felice, lo sono anch’io, ma non abbiamo disputato 900 partite.
“L’unico “problema” è Vina, che è arrivato poco tempo fa. Gli altri stanno tutto bene, e sono pronti per giocare. Non ho pensato al turnover, perché non abbiamo disputato 7 partite; abbiamo tante partite da giocare. Ho pensato solo alla gara di domani, dove non ci sarà turnover. Se un giorno gioca Carlos Perez per me non è turnover, ma opzione. Quando hai giocatori bravi per la stessa posizione, è così. Karsdorp Reynolds, Ibanez ( può giocare terzino, di stabilità, ha fatto questo in pre stagione, può farlo.)
“Una cosa importante è che io, il direttore e la priorità siamo tutti d’accordo. Ci sono delle circostanze di cui non bisogna parlare dettagliatamente; l’esperienza non si compra, ma si costruisce. Non possiamo avere nessun giocatore fino a gennaio, dobbiamo pensare ai calciatori che abbiamo. Reynolds, Zalewski, Bove, Calafiori, per loro sarà un motivo per crescere. Non mi piace parlare di mercato, la verità è che se paragoniamo la nostra rosa con le rose delle squadre in alto in classifica, c’è una differenza significativa, mi fido dei ragazzini, se devono giocare devono giocare. Vediamo che succede a gennaio.”
“Il Sassuolo è una squadra molto difficile da affrontare, lo dico per consapevolezza, per analizzare il loro modo di giocare, è una squadra difficile, abbiamo bisogno di giocare molto bene se vogliamo i 3 punti. Vado con i calciatori che credo possano fare bene per noi. Non penso alla Conference League; in Nazionale Cristante e Mkhitaryan hanno giocato 90 minuti, Mancini Pellegrini, Zaniolo hanno recuperato senza problemi. Siamo là, dobbiamo cercare di vincere.
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