L’ex numero uno della Roma ha parlato del suo passato ma anche del futuro del club capitolino.
“José Mourinho e Fabio Capello rappresentano sicuramente il top degli allenatori quindi possiamo in un certo senso paragonarli, ma da tifosa e persona scaramantica preferisco incrociare le dita e sperare nel bene della Roma senza mettere troppa pressione sull’ambiente”, a parlare è l’ex presidente del club capitolino Rosella Sensi, la quale ha commentato la nuova Roma di José Mourinho e della proprietà americana targata Friedkin ai microfoni della trasmissione ‘Il Diabolico e il Divino’, in onda sull’emittente New Sound Level.
L’ex numero uno del club ha commentato l’arrivo dei Friedkin elogiando il loro lavoro: “Mi piacciono molto per la loro costante presenza, ma non voglio dare consigli, voglio solo seguire la squadra e tifare per loro, che è l’unica cosa che posso fare da ex presidente e da tifosa. Non c’è ancora stata occasione di conoscerci, anche per il periodo complicato che stiamo attraversando.
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Roma, Sensi tra passato e futuro
Rosella Sensi è tornata a parlare anche del suo passato da presidente della Roma: “Dal momento della quotazione in borsa sono stata nominata amministratore delegato. Le occasioni principali di incontro erano le riunioni di lega, in cui inizialmente era un po’ insolito vedere la figlia di Franco. I momenti più particolari erano le occasioni in cui si incontravano le dirigenze delle squadre europee, come da consuetudine, prima delle partite di champions ed in alcune occasioni qualche presidente è rimasto un po’ sorpreso. Forse i nostri da questo punto di vista sono stati più aperti e disponibili”.
Tra i tanti temi trattati c’è anche quello relativo al rapporto Totti-Spalletti: “Se anche ci sono stati degli attriti durante la prima gestione Spalletti non voglio dirlo. Comunque io credo che la società durante la seconda gestione avrebbe dovuto gestire in maniera diversa la situazione, poichè gli aspetti caratteriali che prescindono dal punto di vista professionale non sempre sono visibili ma possono ripercuotersi sulla squadra e sull’ambiente”.