Calciomercato Roma, a distanza di un anno tante cose sono cambiate nella Capitale. Gran parte del merito va dato ai due magnati provenienti dal Texas.
Basti guardare la foto qui sopra e pensare che essa ritragga il mister scelto dai capitolini lo scorso maggio, a termine di una trattativa silenziosa ma nemmeno troppo lunga o complicata. A quattro mesi dall’annuncio di Mourinho come nuovo tecnico della Roma, diverse cose sono cambiate su una delle due sponde del Tevere.
Il portoghese ha finalmente portato un entusiasmo alla piazza e una compattezza alla squadra che mancavano da diverso tempo, catalizzando un percorso di crescita il cui fine è quello di provare a regalare dopo anni delle gioie concrete ai tifosi.
Lo Special One ha sempre dato molto, ovunque sia andato ma la sua presenza sulla panchina deve essere anche un vero e proprio emblema della volontà della nuova proprietà di costruire un iter serio, dalle basi solide e che riaccenda i cuori di una piazza troppe volte delusa dalla scorsa parentesi a stelle e strisce.
La squadra affidata all’ex Tottenham rispecchia i valori richiesti da quest’ultimo, al quale è stato affidato uno scacchiere giovane e promettente, mancante forse di qualche ultima pedina e di un pizzico di esperienza che si proverà ad apportare dopo Natale.
Nonostante le sole quattro partite disputate, non è stato difficile comprendere come siano cambiate tante cose in poco tempo. Nel calcio, come nella vita, però tutto ha un prezzo.
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Dallo scorso 6 agosto, data del passaggio ufficiale di consegne tra Pallotta e Sir. Dan, sono stati investiti 250 milioni di euro. In questa enorme cifra vanno annoverati diversi computi, a partire dai 30 milioni extra garantiti a Tiago Pinto per la scorsa campagna acquisti. Tra luglio e agosto sono stati investiti 85 milioni, senza dimenticare la costante presenza finanziaria durante il lock-down.
Dan e Ryan, infatti, sono stati vicini alla squadra comparendo quasi ogni domenica in tribuna. Basterebbe questo per sottolineare il grande cambiamento rispetto al passato, tangibile anche dai costanti versamenti degli ultimi mesi.
Questi hanno comportato però la necessità di iniezione economica, nella quale sperano di poter essere coadiuvati dall‘entrata di nuovi sponsor. Prevista, inoltre, una ristrutturazione del debito di 339 milioni, aumentato quasi di 100 milioni rispetto a fine dicembre.
Ciò non ha comunque scoraggiato i proprietari della Toyota, che hanno tutta la volontà di continuare a far crescere il club, come evidenziato dai tanti cambiamenti apportati anche a livello strutturale.
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I due sanno che anche dai piccoli dettagli passa la costruzione di un corpus vincente. L’importante è non fare mail il passo più lungo della gamba e agire sempre con razionalità. Il rischio sarebbe altrimenti quello di vivere una situazione simile a quella dell’Inter, pubblicamente ma implicitamente denunciata dallo stesso Mourinho durante la sua prima conferenza stampa.
Tra un versamento e un altro, Dan e Ryan hanno parlato ,e continueranno a farlo, con Pinto. Necessari i continui confronti con quest’ultimo e “Mou”, al quale vogliono garantire una squadra che duri e che abbia ampie prospettive di crescita, singolari e collettive.
Ciò è testimoniato dall’impegno e dalla serietà con le quali si sta approcciando alla delicata situazione dei rinnovi. Il primo spetterà di buon diritto a Lorenzo Pellegrini. Dopo di ché, e molto dipenderà anche dall’andamento e dal rendimento durante questa stagione, si ragionerà anche su Mancini e Zaniolo.
Al di là delle cifre e dei soldi versati, c’è infine un aspetto che sembra contraddistinguere la nuova proprietà. L’anelito ossia alla vittoria ma al contempo la consapevolezza che essa passi per una costruzione ponderata e diacronica, nel rispetto di quel che “tiranno” che grava sulla vita, non solo calcistica di ognuno di noi, ma più volte presentato dallo stesso mister come la chiave per un percorso vincente.