Roma, queste le ultime novità dal centro di allenamento Fulvio Bernardini. Mourinho avrebbe preso la sua decisione.
A detta di molti, si tratta questo del periodo più triste dell’anno. Non solo perché i giorni di settembre hanno il sapore malinconico di ripresa e di addio alla stagione amata dai più ma anche per motivi sportivi.
Per gli amanti del calcio, è sempre difficile, infatti, accettare le settimane di pausa Nazionale dopo le prime due giornate di campionato. Tutti, soprattutto dopo quanto vissuto in questo biennio, hanno voglia di vedere la propria squadra del cuore scendere in campo e gli incontri di metà settembre spesso sembrano non voler arrivare mai.
Si tratta di un discorso che esula dall’amore che si possa avere per la Nazionale e strettamente legato all’anelito di assistere allo svolgimento del campionato dopo tre mesi di stop. Da non sottovalutare, però, l’importanza di questo periodo per mister e giocatori.
Questi ultimi hanno la possibilità di tornare a rappresentare i colori del proprio Paese, chi dopo poco tempo come Cristante, chi invece dopo un’attesa quasi infinita come Zaniolo. Ai non convocati, invece, la non trascurabile opportunità di provare a farsi notare dal proprio tecnico, sfruttando le due settimane in stretto contatto con quest’ultimo.
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Roma, le ultime da Trigoria: Mourinho ha deciso
Molti centri di allenamento si svuotano, ospitando unicamente i non convocati per motivi tecnici o fisici. É quanto sta accadendo nella stessa Trigoria, dove sono rimasti pochi elementi della prima squadra e diversi giocatori fin qui scarsamente impiegati dallo Special One.
Intanto, dopo le sedute degli scorsi giorni, lo Special One ha deciso di concedere un lungo weekend libero ai giocatori rimasti nella Capitale. Stando alle ultime notizie giunte da Trigoria, infatti, la ripresa è prevista per lunedì 6 settembre.
Una scelta che testimonia anche l’atteggiamento da “Bastone e carota” di “Mou” che già la scorsa settimana aveva provato a smorzare la tensione di Zaniolo proponendogli qualche giorno di pausa, prontamente declinato dal numero 22.
Anche, o forse soprattutto, dalla costruzione di un ambiente sereno e di un bel rapporto tra squadra e allenatore passa la costruzione di un team che cresca e torni laddove meriti, proprio come nei piani del club dei Friedkin.