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Calciomercato Roma, il gm giallorosso ha commentato tutte le vicende della campagna acquisti susseguitesi negli ultimi mesi.

Tiago Pinto © Asromalive.it

Alle 15.30 è iniziato l’incontro tra Tiago Pinto e la stampa, durante il quale ha avuto modo di soffermarsi sugli aspetti più interessanti del calciomercato appena conclusosi. Quest’ultimo ha consacrato la Roma tra le squadre più attive di Europa, grazie agli interventi mirati del club, volti a suggellare una rosa che aveva palesato non pochi limiti nell’ultimo biennio.

Abbiamo dedicato proprio oggi, 1 settembre, un’interessante analisi al modus operandi dell’ex Benfica, molto bravo a chiudere diverse operazioni anche in uscita. Fondamentali quest’ultime per permettere alle casse dei Friedkin di respirare e sostenere gli investimenti con più intelligenza.

Ritornando all’evento di oggi, riportiamo di seguito un estratto degli aspetti commentati in questi minuti a Trigoria. Presso il centro Fulvio Bernardini, Tiago aveva già partecipato alla presentazione di Vina e Shomurodov, evitando però che l’attenzione mediatica si concentrasse su di lui e non sui due nuovi tesserati.

Oggi, invece, ha potuto finalmente fare chiarezza e soddisfare le curiosità dei tanti presenti, permettendo alla piazza tutta di trovare risposte circa alcune delle questioni più discusse dell’ultimo periodo.

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Calciomercato Roma, il bilancio di Pinto: queste le parole del dg giallorosso a conclusione della campagna acquisti

Roma squadra esultanza ©GettyImages

Questo l’incipit di Tiago: “Sono molto contento di avere quest’opportunità di parlarvi di questo mercato, commentandone le vicende. Voglio preliminarmente ringraziare la società per la presenza, l’aiuto, la visione che hanno e la disponibilità economica palesata. Abbiamo sempre preso decisioni all’unisono, mettendo il bene e il meglio della Roma in primo piano. Abbiamo fatto più di 40 trattative in questi due mesi e devo ringraziare i miei assistenti, l’ufficio legale e la dirigenza tutta per avermi supportato e aiutato”.

“Sono molto esigente con me stesso ma lasciatemi dire che è stato il mercato più difficile della storia di questo sport. Non sono uno che sottolinea la propria bravura ma è bene evidenziare che abbiamo rinforzato la squadra, trovando la soluzione per più di 30 giocatori e portando l’allenatore più forte del mondo su questa panchina. Anche se già so che ora vi soffermerete sulle poche cose che non siamo riusciti a fare”.

Sulla questione centrocampo: “Quando sono arrivato a Roma tutti mi dicevano che era una piazza difficile. In questi otto mesi mi sto pian piano ambientando e a volte mi diverto perché tutti parlano di centrocampista quando in realtà il mercato è finito ieri e abbiamo tante sessioni future da sfruttare. Non è stato un problema di budget ma è stato tutto legato al dinamismo del mercato. Volevamo Xhaka ma poi ci sono state varie vicende e abbiamo poi deciso di virare su ciò che reputassimo essere più urgente. Abbiamo comunque piazzato numerosi giocatori e fatto molto bene da questo punto di vista e sono contento”.

Sul rinnovo di Pellegrini: “Lorenzo vuole rinnovare e anche noi. Non ci saranno problemi”.

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Calciomercato Roma, dagli esuberi agli obiettivi

José Mourinho © Asromalive.it

Sulla questione degli esuberi: “Non è facile trovare una soluzione per più di 30 calciatori, come da noi fatto. Abbiamo svolto un ottimo lavoro e non è da tutti. Sarebbe stato meglio piazzare altri esuberi ma non ci siamo riusciti solo per chi abbia declinato le offerte ricevute. Ci sono ancora dieci finestre di mercato aperte e credo che in quattro di queste si potrà ancora trovare una soluzione per i rami secchi ancora presenti. Abbiamo portato offerte buone per molti di questi calciatori che non avrebbero assolutamente portato loro a guadagnare di meno. Non sono nella loro testa per convincerli ad accettare però.”

“Vogliamo avere l’ambizione di vincere, abbiamo preso un ottimo mister e abbiamo rinforzato la squadra e fatto tanti cambiamenti magari a voi meno visibili. L’obiettivo deve essere avvicinare la squadra al successo con il tempo e ragionare step by step. La qualificazione in Champions è il nostro obiettivo stagionale”.

Sui rimpianti: “Potrei fare il nome di Xhaka, lui voleva venire ma l’Arsenal non è voluto scendere a compromessi. Il vero e proprio rimpianto è stato però quello relativo agli esuberi. Abbiamo lavorato moltissimo per portare offerte degne dei calciatori ma alla fine loro non si sono comportati come mi sarei aspettato”.

Sul rapporto con Mourinho: “Sono orgoglioso che siamo riusciti a portarlo qui. Sono portoghese e per me è un idolo, nonostante io fossi tifoso del Benfica e lui fosse stato l’emblema del Porto. Ogni giorno cerco di imparare da lui, avendo un’esperienza straordinaria presso grandi club ed avendo vinto 25 titoli. Abbiamo sempre lavorato insieme, valutando la squadra in base alle disponibilità del club. Come lui, credo che la squadra manca di esperienza in panchina ma siamo felici di collaborare per crescere insieme”.

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Calciomercato Roma, i retroscena su Xhaka e le altre trattative

Granit Xhaka ©GettyImages

“Il centrocampo della Roma conta di un campione d’Europa come Cristante, un profilo molto prolifico come Veretout e un grande prospetto come Villar. Si tratta comunque di un reparto ben messo, è vero che avremmo voluto prendere Xhaka ma come detto le vie del mercato sono molto dinamiche”.

Su eventuali acquisti di gennaio: “Tutti pensate a gennaio perché credete che il successo passi dal mercato. Fare acquisti è importante ma non è l’unica cosa che conta. Dobbiamo attendere gli sviluppi dei prossimi mesi e vedere cosa succeda. Se tutto dipendesse solo dal mercato il Lille non si sarebbe imposto sul PSG l’anno scorso”.

Su Dzeko: “Ho subito cercato di vedere la sortita di Dzeko come un’opportunità per accelerare il processo di crescita e abbiamo deciso di virare immediatamente su un prospetto come Abraham. Le vie del mercato sono numerose e imprevedibili, dobbiamo sapere sempre reagire. La cosa più importante è questa“.

“Non mi piace che uno spezzone di mercato cada a stagione iniziata. Non si tratta di una situazione sempre semplice da gestire. Prima di essere direttore sportivo, sono un tifoso del calcio”.

Ancora sugli esuberi: “Andavo sempre allo stadio per vedere i calciatori e i tecnici. Quindi rispetto le decisioni dei calciatori ma devo sottolineare che non è semplice trovare numerose offerte importanti che non danneggino i contratti e l’onorabilità di un tesserato e poi vedere che quest’ultimo rifiuta. Sapevamo che era impossibile gestire tutti e abbiamo deciso di dividere la squadra tra esuberi e elementi importanti. Abbiamo fatto la scelta per ridurre il gruppo e compattare la squadra, rendendola affamata e volenterosa di vincere sempre. Ringrazio i calciatori e i procuratori perché gran parte di questi mi hanno aiutato a trovare una soluzione e piazzare gli esuberi. Siamo esseri umani liberi e ognuno ha tutta la libertà di scegliere”.

Su Villar e il rientro di Smalling: “Si tratta di un buon centrocampista e di un nostro giocatore e dovrà sfruttare nel migliore dei modi l’opportunità di potersi allenare con Mourinho. Smalling ha fatto un buon precampionato ma non ha un infortunio grave e già contro il Sassuolo potrebbe esserci”.

“Stiamo costruendo un nuovo progetto dove tutti devono volere il bene della Roma ed essere disposti a gettarsi nel fuoco per lei. Abbiamo venduto giocatori come Florenzi, Dzeko e Pedro perché non volevano più giocare nella Roma.  Il secondo è stato un giocatore molto importante ed è stato un onore condividere parte di quest’esperienza con lui. L’abbiamo comunque sostituito egregiamente con Shomurodov e Abraham, senza dimenticare di Borja”.

Infine: “Abbiamo vissuto una campagna acquisti molto difficile. Sono contento di quanto abbiamo fatto tutti ma sono consapevole che si può sempre crescere e migliorare. Mi do un bel 7.5”.

 

 

 

Marco Scognamiglio

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Marco Scognamiglio
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