La Roma trova la quarta vittoria dopo quattro partite ufficiali. Partenza spettacolare per i ragazzi di Mourinho, che ha commentato il trionfo dell’Arechi.
Roma forza quattro, quarta vittoria in altrettante gare arrivata grazie al poker rifilato alla Salernitana. I giallorossi arrivano al meglio alla sosta nazionali, con una grandissima prestazione nella prima trasferta in Serie A con lo Special One sulla panchina. Decisivo Lorenzo Pellegrini, il capitano giallorosso ha beneficiato tantissimo della cura Mourinho. Il tecnico portoghese ha commentato la prestazione dei suoi, ai microfoni Dazn.
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Il tecnico portoghese ha analizzato la gara della Roma, ponendo l’accento sulle parole del capitano giallorosso: “Era impossibile non vincere. Dal primo minuto ho avuto sensazioni di tranquillità, ero troppo tranquillo, la squadra giocava veramente bene. Gli ho detto che con la Fiorentina, sull’1-0 e con l’uomo in più ero preoccupato, oggi no. La squadra ha dominato tutti i momenti della partita, loro non hanno creato e noi non abbiamo fatto nulla difensivamente, solo una rimessa laterale e una seconda palla. Abbiamo controllato tutto, poi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, gli abbiamo fatto sentire la stanchezza, abbiamo cercato inserimenti, provato dinamiche provate ieri. Abbiamo giocato veramente bene e per questo ero super tranquillo. E sono contento che Lorenzo pensi che sia arrivato questo messaggio.”
Un bilancio su questo inizio entusiasmante di stagione: “Quando sono arrivato ero davvero felice, di tornare in Italia, di tornare in una squadra con veri tifosi, gente che sente la passione che conosciamo. In Italia la gente è speciale, ero felice di tornare. Avevo bisogno anche io di tornare a sentire queste sensazioni. La parola chiave dei Friedkin è stata tempo, e il tempo porta tranquillità. Ma non voglio troppa tranquillità e non voglio troppo tempo, va contro la mia natura. Non voglio finire settimo o ottavo, voglio tempo ma magari accelerare il processo se si può.”
Le sensazioni generali sull’11 titolare, guardando soprattutto a Cristante: “La squadra sta bene e Cristante sta bene. Difficile avere giocatori che stanno bene se la squadra non sta bene e viceversa. Cristante mi piace per dare questo equilibrio, oggi ha giocato più dietro perché sapevamo che la loro costruzione è sempre larga, anche senza Simy la Salernitana fa costruzione larghissima e per noi era importantissimo lui in quella posizione, con Mancini e Ibanez che uscivano e Pellegrini che si abbassava. Poi Cristante si è liberato un po’ di più dopo il 2-0, la squadra ha interpretato bene i momenti della partita e mi è piaciuta.”
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