Calciomercato Roma, una delle questioni più discusse delle ultime ore potrebbe finalmente essere arrivata ad un punto di svolta.
Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati dalle copiose discussioni relative alla scelta dello Special One di escludere dal gruppo squadra numerosi giocatori, impedendo loro di prendere parte alla preparazione pre-stagionale.
La conferma di un modus operandi del genere era arrivata già a giugno quando Pinto comunicò agli esuberi della rosa che, qualora non avessero accettato eventuali proposte da altre squadre, sarebbero stati messi fuori squadra.
Sarà ovviamente garantita loro una degna preparazione atletica con uno staff altrettanto all’altezza. Non ci sarà però per loro l’opportunità di poter partecipare agli allenamenti del portoghese. Fatti in compagnia di quei giocatori sui quali quest’ultimo avrebbe deciso di puntare.
Si è trattata di una scelta forte ma necessaria per poter esortare i tanti rami secchi a trovare nuove soluzioni, italiane o estere, e abbandonare definitivamente la Capitale.
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Calciomercato Roma, Pedro deve necessariamente essere ceduto in Serie A
Ciò che ha sorpreso è stata però l’esclusione di due elementi sui quali molti credevano Mourinho volesse fare affidamento. Ci riferiamo, ovviamente a Justin Kluivert e Pedro Rodriguez.
Il primo ha disputato l’ultima stagione al Lipsia e sembrava aver convinto il portoghese a concedergli una chance, forte anche della grande stima nutrita dall’ex Tottenham nei confronti del classe ’99.
Altrettanto stupore ha destato l’esclusione di Pedro, allenato da Mourinho già ai tempi del Chelsea e garante di una qualità e di una saggezza che, a detta di molti, sarebbero potuti servire alla squadra.
Senza voler mettere bocca su una decisione interna, ponderata da un grande uomo di calcio in seguito a valutazioni circa le quali non può non esserci una certa miopia se analizzate dall’esterno, ci limitiamo a descrivere la situazione legata al numero 11.
Quest’ultimo, infatti, è arrivato in Italia grazie al decreto crescita, necessario per garantire alla società un importante sgravo fiscale sul suo ingaggio. Affinché quest’ultimo si attualizzi, come previsto dalla stessa normativa, un nuovo tesserato deve trascorrere in Italia almeno un biennio.
Fondamentale, dunque, la permanenza del plurititolato iberico nella nostra Serie A. A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.
Chi dei vari top team italiani sarà disposto ad ingaggiarlo?