Calciomercato Roma, le dichiarazioni rilasciate in queste ore hanno lasciato intendere come sia da escludersi un suo approdo in giallorosso.
In questo primo mese José Mourinho avrebbe ponderato varie scelte, non solo relative agli acquisti da fare e, in generale, ai movimenti di mercato. Di comune accordo con Pinto e i Friedkin, lo Special One vorrebbe portare nel suo staff gente esperta, che lo coadiuvi nel percorso di crescita e di gestione spogliatoio.
Tra i tanti nomi emersi c’è anche quello di Marco Amelia, terzo portiere della Roma vincitrice dello scudetto 2001. Plurime e interessanti le dichiarazioni del difensore dei pali di Genoa e Milan a Grandhotelcalciomercato.com.
L’intervista si è aperta con alcune battute sulla storica vittoria del campionato, concretizzatasi esattamente 20 anni fa.
Questo l’esordio: “Eravamo un gruppo vero di persone mentalizzate, affamate, vincenti. Il più simpatico? Direi Francesco Totti, ma anche Candela e Delvecchio erano uno spasso. Passarci anche solo dieci minuti era una meraviglia. Siamo stati squadra dall’inizio alla fine, e nei momenti di difficoltà è contato tantissimo”.
E ancora: “Batistuta tirava delle cannonate anche in allenamento. Spesso in una palla a metà io mi buttavo sui piedi, in attacco, e generalmente mi ritrovavo con lui che si presentava davanti a me con una forza incredibile… anche Balbo a 35 anni faceva la differenza“.
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Calciomercato Roma, il “No” di Amelia a Mourinho
Amelia ha poi così chiosato il discorso relativo alla vittoria del tricolore: “Da romano, nato e cresciuto nel settore giovanile della Roma, è stata una stagione entusiasmante, mi viene la pelle d’oca ancora oggi, a vent’anni di distanza. Ma le emozioni forti le tengo per quando rivedrò i miei ex compagni”.
Per quanto concerne i rumors relativi al contatto con Mourinho, è da parte sua arrivata un’importante smentita: “Il rapporto con il mister è sempre stato cordiale e diretto, fin dai tempi in cui allenava in A. Ci siamo sentiti quando la notizia è stata ufficializzata, gli ho dato il benvenuto a Roma e inviato il classico “in bocca al lupo”, sicuramente sarà una bella sfida. Per quanto riguarda me, mi è stato fatto notare che il mio nome veniva accostato alla Roma sui giornali”.
“Questo episodio non ha però cambiato minimamente il lavoro impostato da settimane con il mio agente Umberto Riva, ovvero monitorare le varie opportunità e proseguire ad allenare in Italia, ma anche all’estero”.