Calciomercato Roma, non solo acquisti: la prossima estate giallorossa si distinguerà anche per molteplici cessioni.
In una fase economicamente così complicata, considerando anche il non approdo in Europa League, sarà molto difficile per i giallorossi fare un calciomercato faraonico.
Ciò non deve però spaventare i tifosi dal momento che i Friedkin cercheranno di spendere in modo oculato, onde evitare ingaggi spropositati e acquisti senza senso. Piuttosto, si cercherà proprio di allontanare i tanti elementi arrivati nella Capitale in questi anni e divenuti col tempo sempre più un peso.
Dalle eventuali cessioni di questi ultimi, a Trigoria potrebbe essere racimolato un bottino di circa 50 milioni di euro, considerando anche i risparmi che giungeranno dalle separazioni contrattuali con Jesus, Bruno Peres e Mirante.
I 3 suddetti hanno lasciato la squadra in questa settimana, svincolandosi a zero, e le loro sortite permetteranno di abbassare il monte ingaggi, soprattutto se si considera l’esagerato stipendio percepito dall’ex Inter.
Altre cessioni potrebbero interessare anche alcuni giocatori rientranti dai prestiti, Nzonzi e Kluivert su tutti, ma non si dimentichino i tanti altri “rami secchi” ancora presenti nello scacchiere giallorosso.
Senza citare Fazio e Santon, Pinto dovrà essere bravo a piazzare anche Javier Pastore, uno dei primissimi acquisti di Monchi arrivato per rimpiazzare Nainggolan.
Le infelici situazioni fisiche e le difficoltà tecniche vissute soprattutto durante la prima parentesi romana hanno trasformato il numero 27 in un vero e proprio enigma.
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Oltre che alla questione infortuni, l’ex Palermo e PSG deve essere ceduto anche perché percepisce uno stipendio da top player: le sue qualità sono indiscutibili ma i tanti stop rimediati in questi anni non gli hanno mai permesso di esprimersi a quei livelli sciorinati durante l’esperienza siciliana.
Il giocatore stesso si è espresso a riguardo ai microfoni argentini di Tiempo de Juego: “Ad agosto del 2020 mi sono sottoposto ad un intervento chirurgico, sono rimasto fuori fino allo scorso gennaio 2021, quando sono entrato a far parte della squadra. Il campionato era già a metà e mi ci è voluto molto per conquistarmi il posto. L’importante è che l’operazione sia andata a buon fine”.
Sul suo futuro, invece, così Javier: “Se non ricevo una chiamata da altre squadre, resto un giocatore della Roma. Se vogliono che me ne vada, vedremo se riusciremo a trovare un club con cui proseguire per altri due anni in Europa”.
Insomma, Pastore ha le idee chiare e soprattutto una grande smania di voler dimostrare, ancora, di poter essere ancora all’altezza di giocare nel nostro continente. Indipendentemente da tutto, il suo anelito è quello poi di chiudere la carriera in Argentina, come esplicitamente affermato a fine intervista.
“Ho due anni di contratto in Europa. Sogno il ritorno al Talleres. Lo preferirei all’Huracan, potrei stare più vicino alla mia famiglia. Comunque non si sa mai, dico due anni ma forse sarà l’anno prossimo. Me lo diranno il calcio e la mia voglia di continuare a competere ad alti livelli. Il Talleres sta crescendo molto, questo mi fa venire ancora più voglia di tornare”.
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