Calciomercato Roma, l’arrivo di Mourinho ha scosso tutta Trigoria e non solo. Comunque vada è un record per la società giallorossa.
Alla Roma non si era visto nulla di simile fino a questo momento. L’accordo con José Mourinho è stato un suono roboante che ha fatto eco in tutto il mondo. L’accordo con il tecnico portoghese è un qualcosa di unico nella Roma. Per la tipologia, per la durata, per la sostanza.
Siamo di fronte, comunque vada la sua avventura, a una prima assoluta nella storia della società giallorossa. Questo sia per l’ingaggio del tecnico portoghese (7 milioni netti a stagione), ma anche e soprattutto aggiungiamo per la speranza che accompagna i tifosi romanisti in un futuro che possa regalare più gioie e trofei di quanto non si sia fatto negli ultimi anni.
Che Mourinho sia economicamente impegnativo non si mette in dubbio, ma i costi del suo ingaggio vanno di pari passo ai benefici? Pensiamo ad esempio al brand della squadra, all’arrivo di giocatori importanti o all’entrata di grandi sponsor.
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Entrando nel merito dell’accordo tra la Roma e Mourinho, si tratta di una prima volta nella recente storia della società giallorossa. Come riporta la Gazzetta dello Sport stamani infatti, l’allenatore portoghese ha sottoscritto un contratto dalla durata di tre anni. Si tratta di una prima volta per la Roma americana, in quanto gli allenatori precedenti negli ultimi 10 anni avevano firmato sempre accordi più corti. Luis Enrique un annuale, Zeman, Garcia, Di Francesco e Fonseca tutti un biennale, Spalletti un anno e mezzo, Ranieri solo tre mesi.
L’accordo con lo Special One va contro questa tendenza, sia per dare un segno di continuità al suo lavoro, sia per un discorso di tassazione. Grazie al Decreto Crescita infatti, nel caso in cui l’interessato abbia lasciato il paese un minimo di due anni prima del ritorno e decida poi di restare almeno per altri due, si può godere di benefici economici. La tassazione per la Roma non sarà più del 45%, bensì del 25%, e i 7 milioni netti di ingaggio diventeranno circa 9 lordi. Un impatto economico sicuramente più facile da ammortizzare, senza tralasciare il fatto che Mourinho prenderà anche 9 milioni netti dal Tottenham, come previsto dal suo contratto firmato con la società londinese in caso di esonero.
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Non bisogna dimenticarsi naturalmente dei bonus. Se dovessero maturare, nel caso si raggiungessero gli obiettivi prefissati, porterebbero nelle casse del tecnico portoghese altri bei soldoni. Bonus appunto legati alla vittoria dello scudetto o della Coppa Italia, o anche alle qualificazioni alle coppe internazionali. Segno di una Roma che vuole tornare alla ribalta, con l’obiettivo di vincere o almeno di tornare competitiva.
Un altro aspetto da non tralasciare è quello legato ai diritti di immagine. Una questione piuttosto articolata in quanto Mourinho, quando torno al Chelsea nel 2013, li cedette al società di Abramovich fino al 2025. Non sono legati alla squadra però quelli personali. Quindi nel caso Mou dovesse prestare la sua immagine per una qualsiasi azienda, i proventi andrebbero ai Blues. Nel caso invece venisse sfruttato il suo volto per la Roma, allora a goderne sarà la società giallorossa.
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