Lazio, caso tamponi: diventa ufficiale la richiesta della procura Figc. Lotito rischia 13 mesi di inibizione, ma niente punti di penalizzazione in classifica.
La novità più grande rispetto a quelle che erano le attese della vigilia, è che la procura della Figc non ha fatto richiesta di punti di penalizzazione contro la Lazio per il “caso tamponi”. Sospiro di sollievo, da questo punto di vista, per l’allenatore Simone Inzaghi. La rincorsa alla Champions League della squadra biancoceleste non sarà condizionata da eventuali punti di penalizzazione.
Come riporta l’Ansa, nell’udienza davanti al Tribunale Federale, primo grado di giudizio, il procuratore Giuseppe Chinè al termine della sua arringa ha chiesto che – a fronte delle presunte sei violazioni fatte dal club nell’ambito del protocollo anti-Covid 19 – la Lazio venga punita con un’ammenda di 200 mila euro. Richieste inoltre delle inibizioni per i tre deferiti, in particolare per il presidente Lotito (13 mesi e 10 giorni).
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Lazio, zero rischi per la classifica
Se la Lazio non rischia in classifica, i guai maggiori potrebbero riguardare Lotito. Se la richiesta dovesse essere confermata o restasse superiore ai dieci mesi, il presidente decadrebbe immediatamente dalla carica di consigliere federale e sarebbe inoltre incandidabile in futuro.
Per il medico Ivo Pulcini, responsabile del settore sanitario biancoceleste, e per il dottor Fabio Rodia, medico sociale e MLO della Lazio sono stati invece richiesti 16 mesi di inibizione. Rispetto a quanto anticipato nei giorni scorsi, la Lazio non ha chiesto l’ammissione di nuovi testimoni.
La sentenza potrebbe non arrivare in giornata.