Roma, Romolo Buffoni de Il Messaggero ha scritto “Un sogno chiamato Roma” edito da Santelli Editore e disponibile in tutte le librerie.
Abbiamo deciso di fare una chiacchierata con il giornalista che ha voluto raccontare con un mix tra romanzo e saggio la squadra del suo cuore, la Roma.
Perché un tifoso della Roma dovrebbe leggere il suo libro?
”Perché se è vero che la Roma non si discute, si ama è vero pure che se la si conosce ancora meglio la si ama se possibile anche di più. E comunque è una lettura che aiuta a comprenderne forza, debolezze e vicissitudini che l’hanno resa Magica”
Tra sogno e realtà cosa c’è di magico in questa città meravigliosa e nella sua squadra?
”La Roma nacque dal sogno di chi la fondò e vive nei sogni di chi la ama alla follia, perché il tifoso romanista è universalmente riconosciuto come uno fra i più caldi al mondo. Questo rende la storia di questa squadra Magica. Una storia che non è così banale come spesso viene raccontata”
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Roma, la storia della data di fondazione
La data di fondazione della Roma come snodo del romanzo. Spesso crocevia di polemiche, lei che ne pensa di queste?
”Riccardo, il protagonista del romanzo, è un tifoso molto ‘accesso dalla passione’. Vorrebbe ovviamente che i giallorossi vincessero sempre e tutto ma è talmente in empatia con la sua squadra del cuore che davanti a sconfitte dolorose, beffe brucianti e disgrazie a catena, cerca soluzioni e responsabili. Individua nel “cambio di data” della fondazione il momento in cui la Roma modificando il suo passato ne altera il futuro rintracciando in un sogno, in un libro e nella realtà le ‘prove’ dei suoi sospetti. Chiaramente le polemiche accadute realmente hanno ispirato il mio romanzo, ma con questo non voglio assolutamente mortificare le ricerche storiche di chi ha portato alla luce il travaglio della nascita del club. Senza, però, ritrovare l’atto notarile ovvero il documento decisivo. L’unico, secondo me, che avrebbe giustificato un’operazione così delicata come lo spostamento della data di fondazione che non è un giocatore ma comunque un elemento nel quale il tifoso si identifica. Come lo stemma, che infatti i Friedkin hanno ‘riesumato’”.
Un commento sulla stagione della Roma
”Se dovesse restare ancora una volta fuori dalle prime quattro, con il cammino in coppa Italia interrotto precocemente, il giudizio sarebbe purtroppo negativo. Resterebbe da vedere il comportamento in Europa League che, nel momento che le rispondo, mi sembra buono”.