Domani sera si giocherà il match di ritorno degli ottavi di Europa League tra Shaktar Donetsk e Roma: decisione ufficiale sui tifosi
Match importantissimo per la Roma domani sera, che varrà la qualificazione ai quarti di finale di Europa League. I giallorossi sono forti del 3-0 contro lo Shaktar Donetsk maturato all’andata allo Stadio Olimpico, in cui a segnare furono Pellegrini, El Shaarawy e Mancini. Una partita in cui ovviamente non si dovrà dare nulla per scontato e in cui si dovrà rimanere concentrati fino alla fine.
A conoscere bene gli avversari è sicuramente Paulo Fonseca, ex allenatore degli ucraini, che oggi in conferenza stampa ha comunque messo in guardia i suoi giocatori. In questi giorni inoltre si era parlato della possibilità della presenza di pubblico sugli spalti dell’Olimpiyskiy Stadium di Kiev. Arriva in questi minuti la decisione ufficiale sulla presenza degli spettatori o meno.
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Shaktar Donetsk-Roma, niente spettatori all’Olimpiyskiy Stadium: UFFICIALE la decisione
Roma a 90 minuti dalla qualificazione ai quarti di finale di Europa League. I giallorossi sono chiamati a non concedersi distrazioni contro lo Shaktar Donetsk, battuto all’andata per 3-0. Il vantaggio mette certamente in una posizione più che favorevole la squadra di Fonseca, che però dovrà rimanere concentrata per evitare una tremenda beffa.
Nel frattempo arriva anche la decisione sulla presenza dei tifosi o meno allo stadio di Kiev. L’ufficialità che si giocherà a porte chiuse arriva proprio dal sito della squadra ucraina dove viene emanato un comunicato che recita: “La partita di ritorno degli ottavi di finale di Europa League Shakhtar Donetsk-Roma si giocherà senza spettatori. La decisione viene presa dalla Commissione per la sicurezza tecnica e ambientale e le emergenze dell’organo esecutivo del consiglio comunale di Kiev dopo aver analizzato la situazione Coronavirus, il peggioramento della situazione epidemica e un aumento del numero di malattie da COVID-19. Il protocollo della riunione della commissione del 17 marzo indica la decisione “di negare l’accesso agli spettatori durante le partite di calcio, anche internazionali, fino a quando non si sarà stabilizzata la situazione epidemica nella città di Kiev”.