In uscita dalla sede del Coni, dove la Roma attende l’esito del ricorso presentato contro lo 0-3 a tavolino della prima giornata di campionato contro l’Hellas Verona, l’amministratore delegato giallorosso Guido Fienga ha parlato anche di quanto accaduto nelle scorse ore. Oggetto della contestazione il rinvio immotivato, secondo la Roma, della partita Juventus-Napoli, che sarebbe dovuta disputarsi mercoledì 17 marzo. I capitolini giovedì sera saranno in trasferta in Ucraina, nella gara contro lo Shakhtar Donetsk, valida per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League, pertanto hanno chiesto il rinvio a data da destinarsi di Roma-Napoli, in programma domenica sera allo Stadio Olimpico.
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Caso Juventus-Napoli, risposta di Fienga
“Su Juve-Napoli non vorrei aggiungere nulla rispetto alla lettera che ho scritto e che mi sembra fosse abbastanza chiara. La risposta della Lega non voglio nemmeno commentarla, è più ridicola della decisione. Motivazioni non ci sono state, è stato detto che la decisione non necessita motivazioni. A mio modo di vedere le uniche motivazioni non sono raccontabili”, ha commentato duramente Fienga ai cronisti presenti. “Non è stata accolta la richiesta di rinvio di Roma-Napoli, senza darci motivazioni. Si adduce che per regolamento la Lega possa spostare una partita con un semplice accordo tra due squadre, salvo incontri internazionali. Immaginate cosa possa accadere se questa regola venisse applicata da tutte le squadre ogni giornata da qui alla fine del campionato. Ci sono comportamenti parziali e soggettivi all’interno della Lega, ove riscontriamo evidenti lacune nella governance”, ha concluso l’ad della società giallorossa.