Roma-Milan è alle porte e il giornalista di Spaziomilan.it, Camillo Facchino, ci ha parlato del momento della squadra rossonera
di Danilo Conforti
Reduce dalla pesante sconfitta nel derby contro l’Inter, il Milan fa visita stasera alla Roma nel posticipo serale della ventiquattresima giornata di Serie A. Una sfida fondamentale per le due squadre, in lotta per un piazzamento in Champions League. “Il Milan arriva al big match di domenica nel peggiore dei modi – esordisce Camillo Facchino di Spazio Milan ai microfoni di Asromalive.it – Viene da quattro risultati non esaltanti, due sconfitte pesantissime (Spezia e Derby) e due pareggi in Europa League contro la Stella Rossa, soffrendo, nonostante in entrambe le partite abbia giocato in superiorità numerica. Dopo mesi ad alti livelli, le tante partite disputate fino ad ora (in Italia siamo la squadra che ha giocato più partite tra preliminari di Europa League, Europa League, campionato e Coppa Italia sono trentasei le gare ufficiali) e i tanti infortuni, era inevitabile che la squadra vivesse un periodo di scadimento di forma. Purtroppo coincide con un calendario di partite importanti che può mettere in discussione il vero obiettivo stagionale che è la qualificazione in Champions League”.
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Un momento complicato che, tuttavia, non mette assolutamente in discussione Stefano Pioli. “Mi sento di escluderlo. Ribadisco. Il calo fisiologico è l’unica spiegazione plausibile. Se mai gli innesti non hanno ancora dato quell’apporto che ci si aspettava. Tolto l’ottimo Tomori, Meité soffre l’inserimento in un reparto delicato e in sofferenza causa infortuni. L’apporto di Mandzukic è stato pressoché nullo, perché nel momento in cui stava trovando la condizione dopo mesi di inattività, si è infortunato. Quindi nessuna destabilizzazione. Non è facile entrare nei meccanismi di una squadra che è in calo fisico”. Nel mirino della critica è finito, invece, Romagnoli. “Quando le cose non vanno, si cerca sempre un “colpevole”. Che Romagnoli non sia cresciuto quanto ci si aspettava è un conto. Dipingerlo come la causa e il colpevole del momento negativo, francamente, mi sembra eccessivo e fuori luogo. Otto gol subiti nelle ultime quattro partite non sono mai responsabilità di un singolo. Andiamo a rivederli i gol subiti e poi vediamo se è un reparto o più reparti a non fare con attenzione quello che facevano fino a qualche mese fa. C’è un po’ di ingratitudine nei confronti del Capitano. Ricordo solo che 3 anni fa, nel caos totale dei cinesi, con un futuro societario a forte rischio e mentre Bonucci pensò bene di tornarsene a Torino dopo solo un anno, Romagnoli ha firmato il rinnovo del contratto credendo in questi colori. Ma il tifoso spesso mastica e sputa con facilità”.
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La prossima settimana inizierà Sanremo e la presenza di Ibrahimovic alla kermesse musicale ha suscitato molto scalpore. “In realtà intorno ad Ibra si sta montando un caos mediatico più di quanto meriterebbe. È sicuramente anomala come situazione ma parliamo di due o tre allenamenti fatti “fuori sede” e di un paio di viaggi in serata a 250 km da Milano. Dalla società trapela serenità, rispetto per la scelta (contratto firmato in estate, prima di rifirmare con il Milan) e sicurezza vista la grande professionalità di Ibrahimovic. Forse, pensiero personale, avrebbero preferito che fosse rimasto a Milano visto il momento ma non penso assolutamente che siano preoccupati”. Sul rinnovo di Donnarumma. “Personalmente preoccupa. Non tanto per il suo condizionamento in questa fase perché comunque Gigio sta dimostrando grande personalità, professionalità e il campione che è. E su questo non avevo dubbi. Sono preoccupato qualora non rinnovasse. Anche se alla fine penso che Donnarumma non lascerà mai il Milan a zero. La sensazione è che alla fine il rinnovo arriverà. Mirante? Francamente di Mirante è la prima volta che ne sento parlare. Mi sento di escluderlo categoricamente. Ti dirò di più. Nessuno a Casa Milan sta minimamente pensando all’alternativa. Ribadisco. Alla fine il rinnovo penso arriverà e il mercato del Milan non contemplerà nessun portiere”.
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