Non ci si capisce più niente, potrebbe dire qualcuno a questo punto della competizione. In casa Serie A è stallo totale su tutto: dall’assegnazione del triennio dei diritti tv 2021-2024 al possibile ingresso dei nuovi fondi con un 10% della Lega stessa. Oggi era prevista una delle assemblee più importanti, e invece cosa è successo? Nulla, perché ben nove club su venti del massimo campionato italiano di calcio non si sono presentati (tra questi Roma, Torino, Sassuolo, Spezia, Benevento, Crotone, Sampdoria, Genoa e Bologna). Non si parlerà, quindi, né di Dazn, né di Sky e tantomeno dei fondi CVC-Advent-FSI nel capitale della Lega.
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Fondi e diritti TV Serie A, la situazione
Situazione di completo blocco da tutte le parti. Ricapitoliamo un attimo la situazione, partendo dai diritti tv. Dazn ha fatto la proposta migliore per le 7 partite in esclusiva totale (quelle che nell’ultimo triennio 2018-21, quindi oggi, ha Sky fino a fine campionato, ndr) più un’altra per le altre 3 partite in co-esclusiva. Offerte ritenuta allettante da molti club, comprese le big del calcio italiano, eccezion fatta per la Roma, e la Lega Serie A, che però deve fare i conti con il club giallorosso ma anche altre piccole squadre, formate dai rispettivi presidenti, che non hanno intenzione di prendere una decisione netta, favorendo, di fatto, il ritorno in auge di Sky. Le squadre
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Diritti TV, controproposta Sky | 500 milioni subito
A proposito di Sky, proprio nella serata di ieri, il broadcast che in questi ultimi decenni ha sempre avuto la Serie A, ha fatto una controproposta alla Lega di Serie A, non modificando di fatto l’offerta, ma variando la modalità di pagamento. Subito mezzo miliardo di euro (500 milioni), compresi i 130 di arretrato che ancora deve dare dell’ultima tranche della passata stagione (2019/2020). Quest’ultima proposta ha soltanto che mandato in confusione quei club che ancora erano indecisi. Di questo passo non verrà deciso nulla, ma il tempo stringe…