Roma, Tiago Pinto in conferenza stampa per spiegare il mercato giallorosso e le prossime mosse della società
Inizierà a breve la conferenza stampa di Tiago Pinto: il general manager spiegherà i movimenti di mercato e parlerà della querelle Dzeko–Fonseca.
”Le famiglie risolvono i problemi. E la Roma è una famiglia. Edin è un professionista e un grande calciatore con un carattere molto forte, com’è vero che Fonseca è il leader del nostro progetto sportivo. A lui abbiamo affidato il nostro futuro immediato e medio termine”. Eccole le prime parole di Pinto.
”Negli ultimi giorni abbiamo avuto riunioni io Edin e il mister. Ne siamo riusciti rafforzati. Il bene collettivo è più importante dei singoli”.
”Per quanto riguarda la fascia sono convinto che chi lo fa deve essere disciplinato. In questo momento Edin non è il capitano, ma sono convinto che lavorerà per riprendersela”. Sarà Pellegrini il capitano.
”Pellegrini è un calciatore forte, giovane e con l’identità del club. Tengo a ricordare che è stato l’unico calciatore del quale io ho parlato nella mia prima conferenza stampa. È un lavoratore. A breve ci rivedremo con il suo agente per rinnovare il contratto”.
“Sono una persona ambiziosa ed esigente. Per quanto riguarda il mercato l’arrivo di El Shaarawy e Renyonds sono due acquisti importanti. E sono convinto che ci daranno una grossa mano. Abbiamo lavorato in uscita anche, ma per una ragione o per l’altra non ci siamo riusciti. E per questo non sono soddisfatto”.
”Siamo al 3 febbraio, non possiamo pensare a fine maggio. Non posso predire il futuro quindi non sappiamo come sarà il prossimo mercato. Siamo tutti impegnati nel costruire una mentalità che guarda partita dopo partita. Cercando sempre di prenderci i tre punti. Adesso la nostra priorità è la gara di sabato. Vogliamo vincere. Vogliamo migliorarci sempre”.
Sui calciatori in scadenza Tiago Pinto ha detto: “Nella nostra esperienza è normale che un calciatore quando non gioca non è felice. Ogni professionista vuole giocare. Con gli agenti abbiamo lavorato per trovare delle soluzioni che potevano accontentare tutti. Non si sono concretizzate. Siamo una famiglia, questi sono i componenti. Lavoreremo per l’interesse e per i successi della Roma”.
Importanti anche le parole sul futuro di Fonseca: “Voglio garantire che tutte le notizie che sono circolate rispetto a riunioni che ho avuto con altri allenatori sono bugie. Siamo contenti del suo lavoro. Il mister non è preoccupato da queste voci”.
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Tiago Pinto, le parole su Dzeko-Sanchez
“Sulla lista Uefa all’interno della quale c’è spazio per 22 nomi, alla base dei nuovi acquisti due sono usciti e due sono entrati, decisioni tecniche. Il club deve gestire i mancati introiti del Covid, e dobbiamo farlo bene per non avere altri problemi. Per gli esuberi alcune soluzioni erano state trovate, ma poi non si sono concretizzate”.
Ecco la verità sullo scambio saltato Dzeko-Sanchez: “Vorrei far mie le parole di Marotta: tutto ciò che ha detto sulla questione è vero. Il mio atteggiamento nei vostri confronti sarà di apertura. Ho incontrato Ausilio a Milano, lo stimo. Abbiamo parlato di diverse questioni ma mai abbiamo iniziato una trattativa”.
“Sull’umore dei tifosi, personalmente ritengo che una grandezza di un club dipende anche dai propri tifosi. E la Roma è così. Siamo conosciuti nel Mondo per i nostri tifosi. Dobbiamo essere fedeli per migliorare la squadra. Detto tutto questo però, non si è mai arrivati a intavolare una trattativa quindi la loro opinione in questa cosa non è stata presa in considerazione”.
Ancora su Dzeko e sulla fascia: “Questioni diverse: la prima attiene anche al futuro del club, che coinvolge il mister, e pertanto si arriverà ad una decisione condivisa. Per quanto riguarda le scelte tecniche il mister, e ci mancherebbe altro, gode della totale autonomia e decide lui chi mandare in campo”.
”Confermo che non servono altri dirigenti. Adesso finito il mercato mi devo concentrare sulla struttura della società. Sicuramente alcune aree andranno rafforzate. Ma per tutto ciò che riguarda la direzione sportiva non ci saranno nuovi arrivi”.
Su Mkhitaryan che ormai ha raggiunto l’opzione per il rinnovo: “Molto importante per noi. Non solo a livello sportivo, è il secondo in Europa per rendimento sul campo. È un esempio per tutti. In questo progetto è un elemento importante per aiutare a crescere i giovani. Nel suo contratto c’è una clausola che gli permette di esprimersi sul rinnovo. Ho già appuntamento con il suo agente. E sono convinto che tutti vogliamo essere felici insieme”. L’armeno, salvo stravolgimenti, rimarrà quindi in giallorosso.
”Non mi piace esprimere commenti sul passato. Sono stati fatti investimenti e ottenuti risultati. Le valutazioni le lascio a voi. Quello che posso dire che dal primo giorno in cui ho parlato con Ryan e Dan (Friedkin, ndr) è che il denaro non è tutto. Dobbiamo essere rigorosi e disciplinati nella gestione dei soldi. Quello che conta non è la quantità ma la qualità. Opereremo le scelte con criterio, per avere la consapevolezza di aver preso i calciatori giusti. Per vincere i titoli”.
“Volevo solamente aggiungere una cosa: il mercato di gennaio è stato un segnale preciso di quello che vogliamo fare. Abbiamo preso due calciatori che corrispondono al profilo del nostro progetto. Uno lo conoscete, l’altro è uno dei talenti migliori della Mls”.
Su Reynolds: “Da due mesi non scende in campo. È un giocatore importante. E crediamo molto a lui. Sono molto felice di questo acquisto, perché so bene i club che avevano mostrato interesse nei suoi confronti e lui ha deciso di venire alla Roma. Ha grandi potenzialità. Deve migliorare a livello difensivo ma è arrivato nel campionato migliore per poterlo fare. A livello fisico è straordinario. Abbiamo un gioiello da raffinare”.
Su El Shaarawy: “Nello scouting dobbiamo individuare anche le caratteristiche emozionali del calciatore. La motivazione è determinante ai fini dell’ambientamento. Il fatto che sia lui, che Bryan, hanno deciso di farlo con entusiasmo, mi fa felice. Stephan voleva la Roma a tutti i costi. E la sua determinazione è stata fondamentale nella riuscita della trattativa”.
Sui primi mesi a Roma: “Ci sono stati dei momenti in queste settimane in cui mi sentivo come quel personaggio di Voltaire (Il Candido, ndr) dove quando lui metteva piede in qualche posto succedevano cose incredibili (ride). Ma a parte gli scherzi, sono stati dei mesi difficili molto esigenti. Nuovo Paese, nuovo club, nuova lingua nel mezzo del mercato invernale. Ho potuto godere del sostegno di chi lavora alla Roma e la fiducia della proprietà. Abbiamo il potenziale di diventare ancor più vincenti”.