Roma, i Friedkin hanno vissuto il loro primo derby tra scaramanzia e l’infortunio di Dan: tutore al ginocchio e stampelle per il presidente.
Un “debutto” così, nel derby, il primo alla guida della Roma, nemmeno se lo immaginavano. Forse nemmeno ci volevano credere durante la partita Dan e Ryan Friedkin. Presenti all’Olimpico nel palchetto dove di solito, in tempi prima del Covid, venivano ospitati gli sponsor e le famiglie dei calciatori.
I massimi dirigenti giallorossi hanno vissuto la gara insieme al Ceo Fienga e al general manager Tiago Pinto. Sono rimasti fermi, immobili al loro posto, anche alla fine del primo tempo. Imbalsamati dal doppio svantaggio e con una tensione che continuava a salire. E, dopo i primi 45′, si sono anche scambiati di posto – scrive il “Corriere dello Sport – segno di una possibile scaramanzia? Un lato questo ancora sconosciuto.
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Roma, problemi fisici per il presidente Dan
Dan Friedkin, inoltre, si è presentato allo stadio Olimpioco con un tutore vistoso al ginocchio sinistro e con le stampelle che lo hanno aiutato nei pochi movimenti durante la gara. Un dolore che lo ha costretto anche ad allungare la gamba, alla fine della prima parte di gara, su di un altro seggiolino.
Ovviamente, padre e figlio, non hanno nemmeno toccato il vassoio di dolci che lo staff gli ha portato durante il secondo tempo. L’amaro in bocca era così tanto che non sarebbe stato scalfito da niente. Alla fine del match hanno guardato per qualche istante i festeggiamenti della squadra di Lotito e poi hanno abbandonato la tribuna. Inghiottiti dalle stanze dell’Olimpico e visibilmente amareggiati. No, non se l’aspettavano un derby così. E forse nemmeno se lo meritavano.