Roma, questione stadio: Tor di Valle rimane sempre in pole per la costruzione del nuovo impianto. I tempi sono minori.
Tiene banco la questione stadio. Da diversi anni a questa parte ormai se ne parla ciclicamente a Roma. E la questione Tor di Valle, con i vari problemi che sono arrivati nel corso del tempo, hanno reso quasi comico il tutto. Ma Friedkin comunque ha le idee chiare: in primis se ne occuperà a tempi pieno Stefano Scalera, quando il primo gennaio – secondo Il Tempo – metterà nero su bianco sul nuovo contratto che lo legherà alla società giallorossa.
Virginia Raggi aveva cercato di diminuire i tempi, anche per via della campagna elettorale che molto probabilmente la rivedrà protagonista nei prossimi mesi. Ma sempre secondo il quotidiano romano, la questione passerà nelle mani del nuovo sindaco.
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Roma, questione stadio: le altre ipotesi non reggono
E con una velocità impressionante nel corso di questi mesi sono uscite altre ipotesi di nuove aree dove destinare la costruzione della stadio della Roma. L’idea Flaminio – mai avuta dai Friedkin – sembra scemare di più ogni giorno che passa. Perché in questo caso dovrebbe essere il comune a fare il primo passo: ma così ancora non è stato.
E poi ci sono Fiumicino e Tor Vergata: ma i tempi in questi due casi diventerebbero quasi biblici per far ripartire tutto l’iter che serve a mettere su una struttura del genere. Ed ecco perché rimane in pole position Tor di Valle. Che, andandoci larghi, nello spazio di cinque anni (ancora) potrebbe essere pronto.