Roma, questione stadio: Friedkin decisi a chiudere prima di Natale

Roma, tiene sempre banco la questione stadio. I Friedkin decisi a chiudere entro venerdì prossimo. Si è nel rush finale 

Calciomercato Roma
Dan e Ryan Friedkin (Getty Images)

Partiamo dai fatti: Vitek, il potenziale partner del progetto di Tor di Valle, ieri si è dimesso dal Cda del gruppo che controlla: quello che avrebbe dovuto acquistare i terreno dell’ex ippodromo dove sarebbe dovuto sorgere il nuovo stadio della Roma. Secondo quanto scrive il corrieredellosport anche un lutto familiare avrebbe fatto prendere questa decisione.

Poi passiamo alla situazione odierna: i Friedkin, padre e figlio, non hanno nessuna intenzione di perdere ulteriore tempo. Ecco perché il countdown è iniziato. Si vuole chiudere, almeno per capire dove verrà costruito il nuovo stadio, prima di Natale. La deadline è segnata.

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Roma, questione stadio: in ballo diverse ipotesi

Virginia Raggi @ Getty Images

Il progetto che era stato pensato da Pallotta – e visionato attentamente dalla nuova proprietà americana – poteva andare bene se in mezzo non ci fosse stata questa pandemia. Perché con lo Smart working nuovo stile di vita, verrebbe difficile andare ad affittare i tanti uffici che erano stati messi in preventivo.

E allora rimangono al vaglio le solite ipotesi: la riqualificazione del Flaminio, i nuovi progetti a Tor Vergata e infine anche l’ipotesi Fiumicino. La cosa quasi certa è che nella prossima settimana il quadro sarà molto più delineato. Senza dimenticare infine che anche Virginia Raggi, alle prese con la campagna elettorale, vorrebbe chiudere presto la questione. Probabilmente pensa di poter accaparrarsi un buon numero di voti puntando sulla questione. Ma onestamente, chi non ci penserebbe?

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