Roma, i Friedkin, con silenzio e fatti, hanno già conquistato la città. Non parlano ma sono comunicativi con i gesti. Quelli che servono.
Attenta analisi de ilmessaggero.it questa mattina con un articolo a firma di Alessandro Angeloni. I Friedkin non parlano ma sanno comunicare con gesti e fatti. “La questione del vecchio marchio ripristinato ne è l’esempio” si legge. Un gesto che è evidente ha reso felici tutti i tifosi giallorossi.
Poche parole, anzi quasi nulle fino al momento. Ma decisioni: come il nuovo direttore Pinto o come l’allontanamento di del segretario, ritenuto responsabile dei caso Diawara. I Friedkin hanno colpito al cuore. Nel bene.
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Roma, ci sono anche molte iniziative di solidarietà
In città la Roma è stata vicina, in questo momento storico, a chi ha avuto difficoltà legate alla pandemia. Dalla distruzione di mascherine all’adesione alla giornata della povertà, con cibo dato gratuitamente ai più bisognosi. Gesti semplici ma importanti, per dimostrare vicinanza ad una città che li ha accolti in un momento particolare.
In pochi mesi i Friedkin hanno conquistato tutti. Senza voli pindarici e senza dare false aspettative ai tifosi. Hanno deciso di lavorare nel silenzio. Saranno solamente i risultati a parlare. E questi al momento stanno dando ragione.
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